Proietto
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Gianluca Scamacca è tornato a far parlare di sé. Dopo aver annientato il Liverpool ad Anfield, ieri ha permesso all'Atalanta di raggiungere la finale di Coppa Italia contro la Fiorentina con una rete in mezza rovesciata (e un'altra gli è stata annullata).

Gli esordi alla Lazio 

Il calciatore è nato e cresciuto calcisticamente a Roma, prima in squadre minori come la Cisco Roma e il Monterotondo, poi approdando nelle giovanili della Lazio nel 2009, a soli 10 anni. In biancoceleste è rimasto per due stagioni e in questo lasso di tempo è stato allenato anche da César. Un altro dei suoi allenatori è stato Roberto De Cosmi, che ha parlato quest'oggi ai microfoni di TMW Radio proprio degli inizi di Scamacca in biancoceleste. 

Le parole di De Cosmi

Era giovanissimo. L’ho conosciuto anche prima perché me lo ricordo a un torneo di Roma nord. Fisicamente era già fuori portata, essendo un metro e ottanta a 12 anni. Nel finale di stagione dove avevamo bisogno di un attaccante diverso lo feci esordire. Mi ricordo che fece 2 gol contro la Viterbese in 10 minuti. È cresciuto moltissimo nelle scelte. È migliorato anche caratterialmente. Era un ragazzo esuberante e con tanta personalità, non solo per la fisicità ma anche come importanza in campo. Adesso ha ancora questa voglia ed è cresciuto caratterialmente. Mi auguro che a livello di Nazionale possa fare la differenza per noi. Mi ricordo un playoff che abbiamo perso contro la Roma in cui in campo erano tutti 1998 tranne lui che era 1999 e prese un palo sullo 0-0. E poi me lo ricordo in coppia con Pinamonti con Nicolato con l’Under 20. Lì ho cominciato a vederlo in maniera diversa. Per me quella esperienza lo ha aiutato tantissimo.

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