CdS | Onorato: «Sul Flaminio priorità assoluta alla Lazio. Dalle parole di Lotito è evidente che verrà presentato un progetto»
Come riporta il Corriere dello Sport, il Comune di Roma strizza ancora l’occhio alla Lazio. Da parte dell’amministrazione capitolina, in merito allo stadio Flaminio, si è pronti a dare un canale preferenziale alla società biancoceleste. E' evidente, inoltre, che il Presidente Lotito stia lavorando sull’argomento, resta solo da presentare un progetto idoneo e compatibile con tutte le esigenze che richiede la zona e quelle necessarie a una società di calcio.
Ai microfoni di radiosei, l’assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma, Alessandro Onorato, ha fatto il punto della situazione: “Con il Presidente Lotito c’è sempre stato dialogo sul Flaminio in tutto il mio mandato e non ci sono mai stato scontri. Ci sono stati divergenze di vedute, ma mai scontri. Più di un anno fa la Lazio ha acquisito tutta la documentazione e so che in segreto ci stanno stanno lavorando. Ci sono stati anche contatti molto discreti, come aggiusto che sia. Mi sembra evidente che la Lazio stia comunque pensando seriamente di prendere il Flaminio come stadio e stia facendo valutazioni in questo senso. La normalità è che il Flaminio diventi lo stadio della Lazio per molti motivi, poi ovviamente non possiamo fare i conti con le tasche del club e di Lotito, ci mancherebbe. Sono valutazioni che dovranno essere fatte da loro, noi vogliamo dare priorità assoluta al progetto di valorizzazione del Flaminio della Lazio, così come Pietralata alla Roma. Abbiamo alternative, non è vero che non ne abbiamo, ma stiamo dando priorità al club bianco celeste perché dalle parole del presidente è evidente che verrà presentato un progetto.
La famiglia Nervi è la detentrice dei diritti d’autore patrimoniali e morali fino al 2049 e su di loro mi sono già esposto. Non è che un discendente di un grande architetto possa decidere al posto di un’amministrazione cittadina, altrimenti potevano comprarselo loro. Ciò che dice una parente dell’architetto Nervi è mera opinione personale e vale tanto quanto l’opinione dei romani che invece vogliono altro per lo stadio. Il Flaminio nasce negli anni 50 e 60 e lì ci sono case che sono state costruite dopo. La destinazione dello stadio è sempre stata quella dei grandi eventi, quindi il cittadino non può pretendere che l’amministrazione decide altrimenti."