Sarri rompe la tradizione: dopo 13 anni e 525 partite cambia modulo per rilanciare la Lazio
A distanza di 13 anni mister Sarri valuta di cambiare sistema tattico per aiutare la sua Lazio

In un momento di estrema difficoltà per la Lazio - date le numerose assenze a centrocampo - uno dei principi inossidabili di mister Sarri potrebbe venir meno: il tecnico rompe la tradizione a distanza di 13 anni e pensa ad un sistema tattico con due soli centrocampisti per aiutare la Lazio ad essere più funzionale dopo solo tre punti in quattro partite.
Lazio in difficoltà, Sarri rivoluziona dopo 525 partite
Come riporta l’edizione odierna del quotidiano Il Corriere dello Sport, dopo tredici anni di coerenza tattica, Maurizio Sarri è pronto a stravolgere il suo schema di riferimento. L’allenatore biancoceleste starebbe valutando l’adozione di un nuovo sistema con solo due centrocampisti centrali, rompendo così con la filosofia che ha contraddistinto la sua carriera fino ad oggi. Il modulo a quattro difensori, un regista e due mezzali ha sempre rappresentato il marchio di fabbrica del "Sarrismo", uno stile di gioco fondato su organizzazione, armonia e un’impronta offensiva riconoscibile. Tuttavia, l’attuale emergenza a centrocampo costringe Sarri a rivedere i suoi principi per adattarsi alle esigenze della squadra. In carriera, il tecnico ha schierato per ben 525 volte consecutive questo assetto, con numeri impressionanti registrati tra Empoli (121), Napoli (148), Chelsea (63), Juventus (52) e Lazio (141).
Un ritorno alle origini per il mister, ma una possibile svolta per la Lazio
Per trovare un Sarri disposto a rinunciare alla struttura con tre centrocampisti, bisogna tornare al 2012-2013, suo primo anno alla guida dell’Empoli in Serie B. In quella stagione, il tecnico toscano cercò la formula giusta sperimentando vari moduli – dal 4-4-2 al 4-3-1-2, fino al 5-3-2 e al 3-4-1-2 – prima di trovare stabilità con il 4-3-1-2, modulo che segnò l’inizio della sua ascesa professionale. Durante la sua carriera, Sarri ha sempre cercato di costruire il gioco a partire dalla mediana, puntando su interpreti di qualità come Valdifiori, Jorginho, Pjanić, Leiva, Cataldi e Rovella. Ora, la scarsità di alternative nel reparto lo spinge a valutare una soluzione a due centrocampisti centrali, con l’obiettivo di dare maggiore equilibrio alla squadra e sbloccare una Lazio in crisi d’identità e di risultati. Contro il Genoa, si potrebbe vedere in campo una Lazio con uno schieramento inedito per Sarri, un tecnico che da anni difende con coerenza il proprio sistema di gioco. Potrebbe essere proprio questa rottura con la tradizione la chiave per rilanciare una squadra che fatica a trovare continuità. Sarà il campo a dire se questo passo indietro nel tempo rappresenterà anche un passo avanti in termini di risultati.
