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Alessio Miceli, ex capitano della Primavera, questa sera è stato ospite della trasmissione televisiva Football Crazy in cui ha avuto modo di parlare della sua avventura alla Lazio. Il centrocampista è sceso in campo con la prima squadra di Inzaghi in Europa League contro Vitesse e Zulte Waregem e ha ottenuto due convocazioni in Serie A contro Spal e Genoa.

Dopo l'addio alla Lazio nel 2018, Miceli ha continuato la carriera al Feralpisalò, all'Olbia e poi al Piacenza, prima di volare alla volta del Dordecht in Olanda e poi ora in terza categoria spagnola, al Logroñés.

"Tudor spero sia l'uomo giusto, spero che con lui si possa dare una svolta questa stagione. Mi piace che caratterialmente e penso possa essere l'uomo giusto per la Lazio. Non credo che cambierà drasticamente tutto fin da subito, ma penso potrà esserci una svolta. 

La doppia sfida con la Juventus? I bianconeri stanno vivendo un momento particolare, penso che la Lazio potrà sfruttare l'entusiasmo del nuovo allenatore e approfittarne anche in vista dell'Europa. 

Occasioni per i giovani con Tudor? E' fondamentale, Inzaghi era molto attento alla Primavera, ha fatto esordire molti, tra cui me. E' importante anche vedendo la Primavera di quest'anno che sta facendo grandi cose. Spero che con il nuovo allenatore le cose possano cambiare e possano avere delle opportunità.

Le strutture per i giovani sono importantissime. In Olanda e in Spagna investono molto nelle infrastrutture e i giovani sono sempre a contatto con le prime squadre. La Lazio ha il centro sportivo di Formello, un centro all'avanguardia e so che c'è stato un netto miglioramento rispetto a quando c'ero io 

Folorunsho? E' sempre stato forte, ma penalizzato dal carattere esuberante. Già in Primavera fisicamente era una bestia. L'ho sentito ultimamente per fargli i complimenti e l'ho visto molto maturato e cresciuto, anche per via delle esperienze. Una delle sue qualità è sempre stato il tiro in porta e giocare più vicino sta portando i suoi frutti, vedi i gol a Roma e Juventus. 

Due nomi di giocatori che quando entravano in campo si capiva subito che erano superiori? Lucas Leiva, giocatore e persona fenomenale, e Luis Alberto, una spanna sopra gli altri. 

L'importanza di un certo tipo di allenatore? Con Inzaghi si ha più un rapporto familiare, lo conosco da quando facevo gli allievi. Sarri non lo conosco, ma di lui si dice che sia un po' più chiuso. Tudor credo possa dare tanto, mi piace e credo abbia un carattere forte."


 

FONDAZIONE S.S. LAZIO, CROCE ROSSA ITALIANA E S.S. LAZIO INSIEME NEL PROGETTO CROSSPORT, A FAVORE DELL’INCLUSIONE SOCIALE DEI GIOVANI MIGRANTI
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