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 Tutto risolto per Auronzo, anche la questione albergo, eppure il ritiro di luglio sulle Dolomiti resta in bilico. Perché, a 24 ore dalla scadenza del termine ultimo, manca ancora la firma di Lotito sul contratto biennale (c'è l'opzione per il 2025) di 600mila euro. Domani, mercoledì 10 aprile, infatti, l'amministrazione comunale si riterrà libera da vincoli e il diritto di prelazione verrà risolto. Sarebbe davvero un peccato per quella che ormai è considerata la casa estiva della Lazio, dopo 16 anni di soggiorno. «So che Lotito vuole andare lì - aveva detto a marzo il presidente della Media Sports Event, Gianni Lacché - e abbiamo superato tutti gli ostacoli per confermare la presenza della Lazio ad Auronzo. Javorcic, il vice di Tudor, conosce già il posto e il centro sportivo perché, quando allenava il Venezia, andò in ritiro proprio lì. Per il momento non è prevista una spedizione tecnica perché ancora non c'è ufficialità. Aspettiamo». Oggi è l'ultimo giorno per mettere tutto nero su bianco. Lotito deve trovare il tempo, sia pure impegnato nel suo nuovo ufficio politico in via del Babbuino. Sabato sera a una festa sull'Appia Antica, dopo il ko nel derby, il patron ha parlato tanto con l'ex ds Tare e poi ha promesso: «Ultimamente sono stato meno a Formello, tornerò presto più vicino a Tudor e alla Lazio».
 Il Messaggero
 

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