Durante la trasmissione "Quelli che..." trasmessa su Radiosei, Giuseppe De Mita, ex direttore generale della Lazio, è intervenuto per parlare del suo rapporto con Sven Goran Eriksson.

Queste le sue parole:

“Sono stato fortunato a lavorare alla Lazio in quegli anni lì. Insieme a Zoff è la persona a cui il mio ricordo va più spesso. Lui mi ha aiutato a smettere di fumare, un gesto che dovrebbero fare tutti, io facevo fatica a correre e lui capì qual era il problema. Gli chiesi una proroga per il derby del 6 gennaio ’98 e da quel giorno non ho più toccato una sigaretta.

Ha un modo di porsi eccezionale, è carismatico, sempre positivo e allegro anche nei momenti di difficoltà, incarna benissimo i valori dello sport. Secondo me l’unico che l’ha sofferto è stato Beppe Signori, perché Mancini ebbe un impatto davvero forte così come tutto il gruppo della Sampdoria nello staff del mister.

L’ultima volta l’ho sentito poco tempo fa perché volevo organizzare una rimpatriata, ma è complicato dato che molti ex giocatori di quella squadra allenano in varie parti del mondo

Scommettemmo col Mister che avremmo vinto lo Scudetto nel momento in cui ci trovavamo a -9 dalla Juventus. Il giorno che poi lo vincemmo, mentre andavamo al Circo Massimo lui mi ha battuto sulla spalla e mi ha dato l’assegno dicendo che le promesse andavano mantenute“.

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