Il Messaggero | La Lazio rivede i vecchi fantasmi
Altro che facce toste richieste da Sarri, solo facce di bronzo sconsolate finite al terzo posto del girone. Il Feyenoord vince di nuovo, stavolta in Champions. I difetti riemergono proprio quando la Lazio sembrava guarita dall'inizio horror di questa stagione: manca personalità, la paura crea un blocco psico-fisico. Anche Sarri deve fare mea culpa per l'atteggiamento un po' snob: in Champions l'esperienza non sarà tutto, ma conta parecchio. L'esordio di Casale è stato da incubo e Rovella non era abbastanza cattivo. I cinque cambi rispetto alla formazione scesa in campo contro il Sassuolo hanno creato scompiglio e lo si è visto fin da subito, le sostituzioni nel secondo tempo possono fare ben poco. Va tutto storto, forse solo Provedel si salva, riuscendo a evitare un maggior passivo, anche se deve arrendersi comunque al gol di Zerrouki e alla doppietta di Gimenez. Proprio riferendosi a quest'ultimo, Lotito ha urlato al telefono: "Perché non lo abbiamo preso?". In ogni caso costava il doppio del cartellino del Taty, che prima si mangia un gol a porta vuota e poi guadagna un rigore, realizzato da Pedro.
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