Senza Immobile la Lazio non vince. Succedeva con Inzaghi e succede con Sarri. E’ successo a Bologna ed è successo in casa con la Juve, dove si torna a perdere dopo un anno e 19 partite. Ciro ha saltato solo 15 partite di campionato: 8 sconfitte, 3 pareggi e 4 vittorie. Contando anche l’Europa e la Coppa Italia il dato è ben peggiore: 13 sconfitte, 6 pareggi e 8 vittorie. Nell’ultima partita con la Juve all’Olimpico, Ciro era stato bloccato dai tamponi, ma a sostituirlo c’era Caicedo, che segnò il gol del pareggio all’ultimo minuto, ed è stata l’ultima volta che la Lazio ha fatto risultato senza il suo bomber. Caicedo, però, ora non c’è più e sabato Sarri ha puntato su Pedro falso nueve, poi nella ripresa è toccato a Felipe Anderson, fino all’entrata di Muriqi. Se prima era aumentato il palleggio sulla trequarti, poi la Lazio ha faticato a entrare in area, non aveva peso e non trovava spazi; con una Juve chiusa come quella di sabato, neanche un contropiede avrebbe funzionato. Muriqi è fuori contesto, sfiduciato e in crisi con il gioco palla a terra di Sarri. Nella sessione di mercato di gennaio si attendono rinforzi, ma il kosovaro potrebbe rimanere fino a fine stagione, così ha fatto intendere il ds Tare. Su twitter Muriqi ha risposto a un utente “Grazie per essere sempre al mio fianco fratello, il tuo Pirata già morte (mentalmente)”; potrebbe aver sbagliato a scrivere, intendendo morde e non morte, intendendo che è pronto a reagire. E’ stato trattenuto dalla dirigenza senza la fiducia del tecnico, fiducia che gli servirebbe, magari con una chance a Mosca. Lo riporta il Corriere dello Sport.
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Il Tempo | Muriqi: "Sono morto mentalmente"