Fraioli
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Domani sera all’Allianz Arena di Monaco di Baviera la Lazio di Maurizio Sarri sarà impegnata nella gara di ritorno degli ottavi di finale di Champions League contro il Bayern Monaco. Dopo aver portato a casa la gara di andata grazie al calcio di rigore trasformato da Ciro Immobile nel secondo tempo, i biancocelesti sono chiamati all'impresa in una delle gare più importanti della propria storia a livello europeo.

Di fronte a Immobile e compagni ci sarà il Bayern Monaco di Tuchel, sempre più separato in casa alla guida di una delle migliori squadre d'Europa. Dopo il pareggio arrivato venerdì sul campo del Friburgo, i campioni di Germania in carica hanno visto aumentare il gap di punti con il Leverkusen capolista, con la squadra di Xabi Alonso vanta al momento dieci punti di vantaggio rispetto al Bayern di Tuchel: un fattore che se da una parte certifica la non brillante stagione dei bavaresi, dall'altra conferisce alla Champions League il compito di salvare la stagione.

Alla luce di questo triennio di Maurizio Sarri alla guida della squadra biancoceleste, andiamo a vedere qual è stato il rendimento del club lontano dall’Olimpico tra i due anni di Europa League, la breve parentesi di conference League e l'attuale edizione della Champions League. Il bilancio lontano dall'Olimpico non è positivo, e in questi tre anni offre complessivamente due vittorie, tre pareggi e sette sconfitte. A volte con sconfitte fragorose come quella arrivata in Danimarca, altre con un pizzico di sfortuna come avvenuto in Portogallo contro il Porto, il tutto abbinato ad una rosa che mai aveva consentito a Sarri nelle precedenti due stagioni di affrontare alla stessa maniera campionato e impegno europeo.

Nella prima stagione di Sarri, in Europa League la Lazio esordì perdendo sul campo del Galatsaray a causa dell’autogol di Strakosha, pareggiando poi 2-2 sul campo del Marsiglia di Guendouzi, e vincendo alla quinta giornata battendo la Lokomotiv Mosca, grazie alla doppietta di Immobile e alla rete finale di Pedro. Il cammino si interruppe con il doppio scontro con il Porto, dove all’andata i biancocelesti uscirono sconfitti a causa di una doppietta di Toni Martinez, che rispose al vantaggio iniziale siglato dal colpo di tacco di Zaccagni.

Non andò meglio l'anno successivo, dove la Lazio uscì dal girone con Feyenoord, Midtiylland e Sturm Graz, centrando il terzo posto in classifica il retrocedendo così in Conference League: decisive in questo senso furono le sconfitte in Danimarca e in Olanda, abbinate allo 0-0 in terra austriaca contro lo Sturm Graz. Percorso simile in Conference League, dove nel playoff alla Lazio bastò uno 0-0 al ritorno per difendere la gara di andata vinta contro il Cluj, mentre il 2-1 rimediato in Olanda contro l’AZ fu decisivo per l’eliminazione, in una stagione in cui poi venne centrata la qualificazione all’attuale edizione della Champions League.

Rendimento diverso almeno inizialmente in questa edizione della Champions League, quando dopo il pareggio maturato allo scadere grazie all'iconico gol di Provedel contro l’Atletico Madrid, la Lazio strappò nel finale i tre punti in Scozia grazie al gol di Pedro. A questa vittoria sono seguite le due sconfitte contro Feyenoord e Atletico Madrid, che comunque non hanno impedito alla Lazio di ottenere la qualificazione agli ottavi di finale, dove poi le urne hanno estratto il Bayern Monaco. 

Sarà chiaramente una gara difficilissima quella di domani contro i tedeschi, ma la gara d'andata ha dimostrato che con una partita attenta i biancocelesti sono in grado di rimanere in partita, e perché no di sfruttare un momento non idilliaco per i bavaresi, che con l'arrivo di Kane in estate sembravano pronti al dominio in Germania e in Europa.

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