Dia
Photo by Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images Via One Football

Contro il Verona, tantissimi giocatori biancocelesti, per non dire tutti, hanno brillato con prestazioni strabilianti: uno di questi è sicuramente l’attaccante Boulaye Dia. Assieme al Taty Castellanos, l’attaccante si è sbloccato e Sarri ha ricevuto indicazioni positive anche da lui, è rimasto a secco tutta l’estate della Lazio, durante la quale non c’è stata traccia di goal durante le amichevoli o nell’esordio a Como.

Dia c’è e manda segnali positivi al mister 

Domenica Dia è entrato al 78º minuto e gli sono serviti meno di cinque per mettere la firma sul poker biancoceleste, facendosi trovare pronto nella gara che avrebbe dovuto riportare la vittoria all’Olimpico dopo nove mesi e che avrebbe dovuto rilanciare Lazio dopo un brutto inizio di campionato: una partita, quindi, importantissima. Un timbro inutile per il risultato, già in cassaforte con le precedenti tre reti dei compagni, ma che comunque è servito per inaugurare la stagione del senegalese, finora utilizzato da Sarri con un minutaggio ridotto rispetto allo scorso anno. Dia ha pagato il cambio di modulo ed è stato più penalizzato con il passaggio al 4-3-3. Una mezzala in più dall’inizio al suo posto, deve trovare il modo di incidere con meno spazio rispetto a quello ricevuto da mister Baroni lo scorso anno che lo aveva impiegato sulla trequarti, con il compito di rigare il gioco fra centrocampo e attacco, spalleggiando il Taty. Ora i due giocatori, l’argentino e il senegalese, sono diventati dei concorrenti per un’unica maglia, l’annata sarà lunga e non mancheranno le opportunità per mettersi in mossa, da titolare o in corsa, come con il Verona.

Dia

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