Pronta un’offerta da 5 milioni, l’agente rimanda il discorso dopo i mondiali.

La Lazio ci prova ma, per ora, non ci sono grandi novità. Tre ore di riunione con l’agente di Milinkovic, Kezman, per risolvere alcune pendenze del passato e gettare le basi per un eventuale (difficile ma non più impossibile) rinnovo del gigante serbo. Tare tesse la tela da alcune settimane, ieri c’era anche il presidente Lotito per provare a convincere Kezman della bontà della proposta di rinnovo per Sergej fino al 2026. Cinque milioni di euro, bonus compresi, per tre anni: diventerebbero quattro stagioni, in caso di firma, perché l’accordo sarebbe retro datato allo scorso luglio (uno dei nodi è la cifra della clausola rescissoria, che non dovrebbe essere più alta di 40 milioni, Lotito vuole fissarla intorno ai 70). Il procuratore di Milinkovic ha ascoltato ma ha rimandato ogni discorso a dopo il mondiale nella speranza che Sergej giochi talmente bene da trovare acquirenti in grado di fare offerte pesanti al club biancoceleste.

Intanto Ciro si allena, scalpita, dopo la manciata di minuti contro il Monza, può giocare dall’inizio contro la Juve domani sera. Immobile ha svolto l’intera seduta col gruppo e ha fatto salire le possibilità di un suo impiego dal primo minuto. Un’ora del capitano e poi l’ingresso di Romero o Cancellieri con un tridente inizialmente costituito dal capitano, Felipe e Pedro. Non c’è stato il miracolo per Zaccagni, ancora fermo per il problema al polpaccio. Sicuramente out anche Lazzari con lo stesso guaio dell’ex veronese, ieri è rimasto fermo anche Hysaj per qualche linea di febbre. Nulla da fare anche per Patric, dubbi anche a centrocampo dove solo Milinkovic e Cataldi sono sicuri del posto, il terzo dovrebbe essere Vecino, insidiato più da Basic (positivo il suo ingresso giovedì sera) che Luis Alberto ormai terzo nelle gerarchie di Sarri.

Il Tempo.

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