A volte una delusione può far scattare la scintilla, lo ha fatto intendere Sarri venerdì dopo la sconfitta contro l'Inter: "Se vogliamo competere con certe squadre dobbiamo avere qualcosa in più a livello tattico e motivazionale. L'insegnamento è grosso e va portato avanti". La batosta potrebbe improvvisamente smuovere le acque. Il rientro è stato cupo: si sa, Sarri era contrario al format della Supercoppa, ma non per questo intenzionato a perdere in quel modo. Per il tecnico si tratta dell'ennesimo segnale che per fare il salto decisivo la rosa ha bisogno di ulteriori rinforzi. Uno dei temi principali delle conversazioni tra Sarri e la società è stato il futuro e quindi anche il mercato. Lotito in genere non si muove molto nella finestra di mercato di gennaio, anzi l'unico anno in cui ha speso di più è stato il 2009-10, quando si rischiava la retrocessione.

Visti i precedenti sembra assurdo che Lotito possa muoversi ora sul mercato, eppure a Formello si sta ragionando sull'anticipazione di qualche mossa rispetto all'estate. Nonostante Fabiani abbia bloccato l'uscita di Felipe Anderson, si sta cercando un profilo per le corsie esterne visto che il brasiliano è promesso alla Juve e Pedro probabilmente partirà. Ecco perché si sta valutando El Ghazi, svincolatosi dal Mainz dopo l'esclusione per motivi politici. Non ci sono altri nomi in coda, né Ikoné né tantomeno Gil. 

La società sta però riflettendo su una mezzala. La Lazio teme che nelle ultime ore di mercato Kamada possa trovare un'altra squadra, per questo sul tavolo ci sono diversi nomi, da Fazzini a Dwomoh e Ferguson. Quest'ultimo è un sogno, come il ritorno di Milinkovic e Gudmundsson: la seconda punta del Genoa è già a 11 gol e 3 assist ed è in cima alla lista dei desideri di Sarri, ma la valutazione fra qualche mese sarà superiore ai 25 milioni di euro. Sarri spinge ancora per Rafa Silva, che a giugno andrà in scadenza col Benfica.

Il Messaggero
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