Come riportato da La Repubblica, il cartellino di 18 calciatori (tra cui quello di Akpa Akpro) sarebbe stato venduto o comprato a prezzi superiori, anche del 50%, rispetto alle quotazioni indicate su Transfermarkt, sito web usato dagli investigatori che lavorano al caso delle plusvalenze che riguardano Roma, Lazio e Salernitana.

Tuttavia, questi valori di riferimento non sono sufficienti a dimostrare le accuse ipotizzate dalla Procura di Roma e Tivoli. Per verificare se il costo dei calciatori sia stato gonfiato con operazioni decise a tavolino, gli uomini della Guardia di Finanza hanno bussato alla porta delle tre società coinvolte e anche della Fgci, dove hanno chiesto se la Federazione stesse già indagando autonomamente sulle vicende che hanno riguardato le tre squadre.

Dunque, i finanzieri della Capitale hanno concentrato le loro attenzioni su una decina di supporti informatici e numerosi documenti extracontabili. Ogni documento transitato tra le mani dei 16 indagati, tra cui i massimi dirigenti delle squadre capitoline, è stato analizzato.

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