Cragnotti
Cragnotti - Ipa

Oggi è una grande giornata per i tifosi laziali, la rivista “Lazialità” di Guido De Angelis festeggia i suoi 40 anni e per l'occasione è stato organizzato un evento al Campidoglio a cui stanno partecipando numerosi ospiti che hanno fatto la storia della Lazio, tra loro risalta il Presidente Sergio Cragnotti, che ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Radiosei.

Le dichiarazioni del Presidente Sergio Cragnotti a Radiosei

Il mio è stato un ciclo fortunato. Abbiamo dato tante soddisfazioni, spero che il futuro ce ne di altri. 

Sulla fede laziale del fratello Giovanni 

Giovanni era un grande sostenitore, seguiva la Lazio da ragazzo e poi ci ho pensato io. I miei criteri erano differenti, ancora non ero un tifoso emozionato. Avevo criteri industriali, ci avevo visto lungo perché il calcio ora, in mano ai fondi, è destinato a fare spettacolo nel mondo. Ora servono tante finanze, speriamo che il futuro sia ancor emozionante. 

Su Signori

La logica era che usciva un campione e ne entrava un altro. Pensai di prendere Ronaldo. Non ci riuscimmo anche perché i tifosi all’epoca non capivano ma il futuro ci ha dato ragione.

I suoi anni alla Lazio

Io ho apportato un cambiamento di pensiero nella gestione del calcio. Ho avuto ragione. All’epoca ci fu anche uno sciopero dei tifosi perché li avevo definito clienti. Ma mi riferivo ad essere fruitori di uno spettacolo.

Su Claudio Lotito 

Lotito sta con i piedi per terra, conduce la società con le proprie forze. Ora servono grandi risorse, i club ora sono una società finanziaria.

Nella pagina successiva il video dell'intervista di Radiosei a Cragnotti 

Enrique Balbontin: "Badelj la perdita più grave, Venturino la rivelazione. Sulla Lazio..."
40 anni Lazialità, Signori: "Con qualche innesto si può lottare per il quarto posto"