Lazio, Comandante e Mister 33: palle inattive per riportare le aquile a volare
Maurizio Sarri, conosciuto sia come Comandante che come Mister 33, ricerca il gioco sulle palle inattive per riportare in alto la squadra

Il ritiro della Lazio al centro sportivo di Formello continua ma con qualche difficoltà, come l'epidemia di febbre che ha reso indisponibili molti calciatori, gli infortuni di Taty e Hisaj e il recupero post operazione di Patric e del Capitano Mattia Zaccagni. Durante gli allenamenti il tecnico si concentra su molti aspetti, tra cui la resistenza fisica, corsa e test tattici ma l'argomento che gli sta più a cuore è il gioco sui calci piazzati.
La tecnica del Comandante: le palle inattive
Il Comandante ha un'idea ben precisa per la sua Lazio, riportare efficacia nelle palle inattive e, proprio per questa ragione, durante il ritiro al centro sportivo di Formello la maggior parte delle sedute terminano con esercizi su punizioni indirette e calci d'angolo e in assenza del Capitano, appena rientrato in gruppo dopo il recupero post operazione, sono stati principalmente i mediani Cataldi e Rovella ed i terzini Tavares e Pellegrini a cimentarsi in queste prove. Al momento si contano soltanto 4 reti da calcio piazzato nell'era Sarri, tra cui il colpo di testa di Ivan Provedel nell'incontro con l'Atletico Madrid, mentre nella stagione passata, con Baroni alla guida delle aquile, la Lazio ha totalizzato 15 gol da fermo tra Campionato e Coppe, un numero di gran lunga maggiore rispetto agli 8 realizzati con Sarri, Martusciello e Tudor.
Maurizio Sarri: Mister 33
Come riportato dall'edizione odierna de Il Corriere dello Sport, Maurizio Sarri prima di diventare il Comandante era conosciuto come Mister 33, soprannome che egli era stato dato dal giornalista Fabrizio Ferrari e che lo seguiva fin dai tempi del Sansovino nel 2002. L'appellativo si riferiva ai 33 schemi studiati per i calci piazzati, ma non solo, per confondere gli avversari e mandare i palloni in porta, le punizioni o i calci d'angolo venivano indicati con i nomi propri di persona, come schema Loris, infatti, in questo modo il club nemico si distraeva tentando di capire chi fosse questo Loris, che in realtà non esisteva.
Maurizio Sarri sul soprannome Mister 33
Non vorrei deludervi, ma è una cosa nata quando allenavo nei dilettanti. Un cronista mi chiese: “Quanti schemi potete avere su palla inattiva? 30?”. Io risposi: “No, di più, 33” .