La cena in famiglia, un bicchiere di vino. Ha festeggiato in modo sobrio la vittoria del derby Luis Alberto. C'è anche la sua firma nel successo della Lazio. Pur non essendo entrato nel tabellino del match, il numero 10 è sempre più al centro del progetto tecnico di Maurizio Sarri. Un calciatore diverso rispetto a quello di inizio stagione, quando spesso l'allenatore gli preferiva Vecino per chiudere la mediana con Cataldi e Milinkovic. Nonostante le voci di numerosi litigi tra lui e il mister, durante la sosta per il Mondiale in Qatar lo spagnolo si è allenato come non mai, parola di Sarri in persona. Più dinamico, più disciplinato. La sua crescita è coincisa, per sfortuna della Lazio, con la flessione del Sergente. Non è un caso che in questa parte di stagione Luis Alberto sia il giocatore che gioca il maggior numero di palloni in casa Lazio. Sulla verticale Luis-Felipe-Zaccagni è nata la rete che ha deciso il derby. Un successo che vale doppio pensando alla classifica. «Sapevamo che il derby era una partita importantissima, poi ci sono i risultati di Milan e Inter. Penso solo alla Lazio. Dobbiamo vincere il più possibile e ora dobbiamo continuare così. Nelle ultime cinque gare abbiamo fatto 13 punti, siamo sulla buona strada», le parole dell'ex Liverpool al triplice fischio. Ora però serve trovare quella continuità tanto invocata da Sarri: nelle ultime undici giornate la Lazio avrà il vantaggio di poter preparare le partite senza l'impegno delle coppe. Sul fronte Formello, dopo i due giorni di riposo, la squadra tornerà in campo oggi per la ripresa degli allenamenti. Ovviamente non ci saranno i calciatori convocati dalle rispettive nazionali (Hysaj, Marusic, Milinkovic, Gila, Romagnoli, Cancellieri e Vecino). Sarri, però, comincerà a programmare il lavoro per il pieno recupero di Immobile: Ciro tornerà a disposizione nella trasferta di Monza (2 aprile), contro la Roma era in panchina in modo simbolico per caricare i compagni nella partita più sentita. Ha smaltito la lesione muscolare al bicipite femorale rimediata a Napoli, ora ha due settimane di tempo per tornare a guidare l'attacco. Contro il Monza, al contrario, non ci sarà Marusic, squalificato per il rosso preso nella rissa finale. Nessun problema per Patric, fermo alla vigilia per un attacco influenzale. Nel frattempo la parte organizzata del tifo biancoceleste, gli Ultras Lazio, hanno pubblicato una nota nella quale viene chiesto il massimo impegno per raggiungere il traguardo Champions. «Tutti uniti fino alla fine - si legge - senza scuse o alibi. Che nessuno pensi di usare la Curva Nord a proprio favore per interesse. Società, allenatore e calciatori remino tutti dalla stessa parte. Ora basta nascondersi: la Champions è alla nostra portata. Non ci siamo mai identificati in giocatori, allenatori, presidenti, ma sempre e solo davanti al nostro simbolo: la maglia e l'aquila sul petto. Per questo motivo per noi non c'è spazio per lotte interne, dinamiche che non ci interessano. Ognuno faccia la sua parte, senza pensare ai propri interessi e dia il massimo per la S.S.Lazio 1900. A giugno tireremo le somme...». Il Tempo/Daniele Rocca

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