Reina o Strakosha? A guardare i numeri laziali, non ci sarebbe discussione. Il 39enne spagnolo ha subìto 85 reti in 52 partite: media 1,63. Il 26enne albanese, limitandosi alle ultime 2 stagioni in cui è sorto questo dualismo, ne ha incassate 19 in 16 incontri: media 1,18. Spalmata sull’arco di un campionato, la differenza sarebbe enorme: Strakosha prenderebbe 17 gol in meno. Pepe ha uno splendido bilancio contro la Sampdoria, 8 vittorie e un pareggio, ma anche quello di Thomas non è male, con 7 successi, un pari e un solo ko, arrivato proprio nell’ultimo confronto diretto (3-0 a Marassi il 17 ottobre 2020). La prima sfida di Strakosha ai blucerchiati risale a 5 anni fa: il 10 dicembre 2016 entrò nella ripresa al posto dell’infortunato Marchetti sul 2-0 per la Lazio, fece un’ottima parata su una punizione di Quagliarella e all’88’ toccò il sinistro di Schick, mandandolo sul palo interno ma senza evitare il gol. Quello è l’unico incontro giocato part time fra tutti i 182 in biancoceleste (Primavera esclusa, ovviamente), totale che lo piazza al 7° posto - e al 1° tra gli stranieri - della all time dei portieri guidata da Marchegiani a quota 339. Davanti a Strakosha con 194 partite c’è proprio Marchetti, il collega sostituito quella sera del 2016 a Marassi e a cui tolse definitivamente il posto un paio di mesi dopo. L’albanese è in scadenza di contratto, chissà se riuscirà a superarlo. Corriere della Sera.

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