Dall'avvento di Maurizio Sarri sulla panchina biancoceleste, la Lazio non è mai riuscita a battere il Lecce: due sconfitte e un pareggio, con Zaccagni e compagni che proveranno a sfatare il tabù questa domenica. Dopo il derby vinto in Coppa Italia contro la Roma, i biancocelesti tornano all'Olimpico per affrontare i pugliesi di Roberto D'Aversa. Per analizzare la sfida di domenica, la redazione di LazioPress.it ha contattato in esclusiva l'ex difensore della Lazio Manuel Belleri, che ha vestito anche la maglia del Lecce nella stagione 2009-2010.

La Lazio batte la Roma e va in semifinale di Coppa Italia. Un commento sul derby?

"Conta il risultato perchè nel derby, al di là di giocare bene e fare una buona prestazione, conta vincere. La Lazio ha raggiunto l'obiettivo, giocando anche una buona partita con ottime combinazioni. Il rigore c'era, il VAR è uno strumento messo a disposizione per l'arbitro, ne hanno dati di peggio. E' stato un successo importante che si potrà riflettere in campionato".

Come si gestisce un successo così?

"E' giusto dare l'importanza che merita, creare entusiasmo che porta positività e cose importanti. Sarri ormai credo sia un esperto di queste situazioni: sfruttare al meglio l'entusiasmo creato e mantenere l'umiltà giusta per la gara con il Lecce".

Ennesima prova di livello della coppia centrale. Credeva che Patric avrebbe potuto raggiungere questi livelli?

"Ti dico di sì perchè sono abituato a vedere le partite della Lazio, il comportamento di Sarri e il suo staff. Penso che a un certo punto dipenda solo dal ragazzo, che in questo caso ha mostrato da sempre grandissimo attaccamento e passione per il suo lavoro. Con un allenatore aggiornato che ti fa lavorare bene i risultati arrivano, e succederà anche con gli altri giocatori: spero possa accadere anche con Kamada, è un giocatore secondo me importantissimo che si è mosso bene in parte, probabilmente deve fare uno step in più per raggiungere i suoi livelli".

Cosa non sta andando in questo avvio per il giapponese? Problema tattico o di ambientamento?

"Probabilmente c'è da pagare l'inserimento all'interno del nuovo ambiente, oltre che una posizione in campo diversa. Io non credo che stia facendo male, sta facendo il suo ma giustamente ci si aspetta di più. Sono sicuro che, come successo ad altri giocatori, possa iniziare a fare le proprie giocate nel momento del suo pieno inserimento".

Dopo un avvio stagionale complicato, c’è la fase difensiva tra i segreti di questa ripresa della Lazio?

"Spero che con il Lecce possa arrivare la quinta vittoria consecutiva. Credo che in avvio si sia cercato di giocare come nella passata stagione ma con un Milinkovic in meno, magari pensando che l'inserimento di Kamada potesse sopperire pienamente all'assenza del serbo. Venendo meno giocate e inserimenti di Milinkovic ci è voluto tempo per riorganizzarsi e trovare nuovi equilibri. Ora la Lazio gioca in modo diverso rispetto a inizio campionato, anche perchè gli interpreti a centrocampo sono diversi".

La Lazio di Sarri non ha mai battuto il Lecce. I biancocelesti soffrono qualcosa in particolare dei giallorossi?

"Dipende dal momento in cui capitano queste partite. Dopo un derby credo che la concentrazione sia la chiave per portare a casa questa gara, considerando la diversità tecnica delle due squadre. Se non entri in campo con umiltà le cose possono cambiare".

Vede insidie nella lotta alla salvezza dei giallorossi o si aspetta una seconda parte di stagione tranquilla?

"Per il calcio e la grinta che offre il termine tranquillo non esiste, ma sta esprimendo un grandissimo gioco. I sette punti di vantaggio sulla zona salvezza non ti danno sicurezza ma ti permettono di lavorare bene. Non vedo insidie particolari per la salvezza, sono pronto a scommettere sulla concentrazione dei giallorossi da qui a fine stagione"

Che gara si aspetta?

"Non mi aspetto una gara a senso unico, ma dopo quanto visto nel derby, per capacità tecniche e tattiche mi aspetto una Lazio che farà sua la partita se concentrata. Mi aspetto personalità, sarebbe un peccato rovinare il momento e l'opportunità di fare un altro passo verso il quarto posto, che è vicinissimo".

Cosa ci dice del presente di Manuel Belleri?

"Sto lavorando con il Milan, ho fatto questa esperienza in Academy a Tokyo: facevo il direttore tecnico. Il mio sogno è riuscire a fare l'allenatore, mi sento in grado per questo ruolo. Mi piacerebbe entrare in uno staff di qualche allenatore, che mi possa guidare verso la strada che vedo adatta per il mio futuro. Spero possa accadere presto".
Foto Fraioli
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