Finalmente lo stato di emergenza per il covid sta volgendo al termine e a giovarne è anche lo spettacolo negli stadi. Il derby di andata si è svolto con il solo 50% della capienza, ieri si era al 75% e tutti i biglietti che potevano essere venduti sono stati comprati (quasi 52mila spettatori), portando il pre partita ad essere uno dei migliori degli ultimi anni: coreografie, striscioni di sfottò, calore dei tifosi e, soprattutto, nessuno scontro. La Questura non ha evidenziato problematiche particolari, anche grazie al dispiegamento di forze dell'ordine nei punti più critici della città. Lunghe file ai tornelli a causa dei filtraggi potenziati, con i controlli volti a identificare striscioni con riferimento alla guerra. Presenti tantissimi tifosi stranieri, tra cui sostenitori di Atletico Madrid, Panathinaikos e Levski Sofia. La scenografia laziale raffigurava un'aquila con a corredo la frase "Le aquile non volano a stormi". Durante l'inno di Venditti, è stato il turno della Sud. In tribuna erano presenti diversi vip: lo stesso Venditti, Carlo Verdone, Blanco, Montella; Tommaso Rocchi, invece, è andato in distinti nord. Presente, ovviamente, anche Totti, che ha applaudito uno striscione che recitava "La lupa capitolina sostiene con ardore chi di Roma i colori porta sul cuore". A fine gara, tra i biancocelesti solo Pedro è arrivato fino alle vetrate della Nord per applaudire la curva e chiedere scusa ai tifosi.

Lo riporta Il Tempo.
Rivivi l'ultima puntata stagionale di FootballCrazy, programma condotto da Elisa Di Iorio e dedicato a Pino Wilson. In studio Giancarlo Oddi e James Wilson
TMW | Lazio, naufragio nel derby: atteggiamento ingiustificabile, tifosi infuriati