Lazio, le percentuali di futura rivendita complicano i piani
Un dettaglio che pende su diversi big e che mette in difficoltà il calciomercato biancoceleste

Finale di stagione che scriverà tutto. Su tanti fronti si apriranno scenari opposti, a partite dai singoli, al futuro calciomercato fino al progetto che ne scaturirà. E' noto ormai come il piazzamento in campionato, che disegnerà il futuro europeo della Lazio, vada a scandire il fattore economico, importantissimo, che di conseguenza indirizzerà obiettivi e non della società. Ci sono tre finali da giocare e potrebbero addirittura non bastare per ottenere il meglio da questa stagione. Si potrebbe finire in Champions League, come in Europa League o nella modesta Conference League come addirittura fuori da tutto.
Le percentuali di futura rivendita
Una voce che è nell'aria da mesi e che di recente è stata indirettamente confermata anche dal presidente Claudio Lotito e dal direttore sportivo Angelo Fabiani: senza Champions League verrà sacrificato qualche big. Questo il concetto che rimbomba dalle parti di Formello come nell'ambiente Lazio. Nel dettaglio non si sa precisamente in cosa consiste questa teoria, quanti siano numericamente questi big o di quale bottino si parla da poter intascare. Sicuramente è uno schema che ha in mente il patron biancoceleste e il suo addetto al calciomercato. C'è però un dettaglio che preoccupa, ovvero le percentuali di futura rivendita con cui Lotito ingolosisce le altre parti sul tavolo delle trattative, una mossa sicuramente intelligente per allettare la controparte ma che poi si ritorce contro al momento della rivendita. I biancocelesti ora si ritrovano in questo vortice quindi, di diversi giocatori si deve considerare una importante percentuale di rivendita che va a decurtare l'incasso, quasi al punto da renderli poco convenienti a venderli.
I nomi dei giocatori
Partiamo dal big più indolore per i tifosi e la società: Mattéo Guendouzi, per lui una futura rivendita che dovrebbe essere attorno al 10-15%, il suo valore è cresciuto notevolmente da quando indossa l'aquila sul petto, un peccato sicuramente perdere, in caso di cessione, diversi milioni ma non sarebbe così problematica la cosa come accade per altri nomi.
Il secondo nome è quello di Nuno Tavares. L'ultimo periodo in cui il portoghese è stato massacrato dagli infortuni potrebbe aver fatto scendere un pò il prezzo del cartellino ed allontanato anche qualche interesse ma tutti sappiamo che quando sta in forma è un terzino devastante. La sua futura rivendita è piuttosto importante, una percentuale che si attesa sul 40%.
Il terzo nome è quello di Mario Gila: che crescita per il centrale difensivo. Lo spagnolo ha attirato le attenzioni di una sua ex, il Real Madrid. I blanchos hanno una doppia clausola con la Lazio. La priorità nell'acquistarlo ( a prezzo stabilito dai biancocelesti ) e ben il 50% di una futura rivendita.
In conclusione, la questione è spinosa, diversi big porterebbero a dimezzare le entrate economiche per una loro ipotetica cessione. I calcoli vanno fatti e bene, per diversi nomi potrebbe non valere la pena pensare ad una vendita.