Sinisa Mihajlovic ha parlato in conferenza alla vigilia del match contro la Salernitana. L'attuale tecnico del Bologna si è commosso parlando della guerra, avendola vissuta nel periodo in cui era alla Lazio. Queste le sue parole: "Quando la guerra si fa tra i ricchi sono i poveri a morire, una delle frasi che ho letto e che mi è rimasta impressa. Non deve essere l’unico mezzo per risolvere i problemi. Ricordo quando c’era la guerra nel mio paese, vincevo la Coppa dei Campioni e c’era la guerra, quando ho vinto il campionato con la Lazio bombardavano il mio paese. Questi sono i veri problemi. Ognuno di noi pensa che i problemi che ha siano più gravi degli altri. Io avrei voluto che i miei allenamenti durassero 24h al giorno, che la partita durasse tutto il giorno. Perchè solo in quei momenti non pensavo alla guerra, ai bombardamenti, a tutto quello che stava succedendo. Solo in quei momenti ero felice. Quando finiva, era un problema: i pensieri, la televisione, e tutto quello che comporta... Diventa difficile per qualcuno che è coinvolto. Non è detto che lo possano fare tutti, perchè non è facile. In guerra, potresti non sentire i tuoi familiari, senza sapere se siano vivi o morti. Quello che mi ha dato fastidio è che quando c’è una novità, una guerra, se ne parla tutti i giorni, ma spesso succedere che dopo un mese finisce per non parlarsene più. Tutti dobbiamo cercare di dare un contributo, e sperare che sia una cosa che finisca presto, perché è una cosa più grande di noi".
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