La partita contro l'Atalanta è ciò che più si avvicina alla perfezione. E' stata possibile anche perché Sarri ha potuto prepararla con la settimana classica di lavoro, senza impegni europei, dunque con la squadra fresca e sul pezzo da giorni. Inoltre, la Lazio ha svoltato vincendo senza Immobile: ha capito di poter essere pericolosa e redditizia nonostante l'assenza della punta di ruolo. Sarri ha trovato il piano B: meno profondità e riferimenti, ma più palleggio. 

La sua richiesta si è tradotta nella prestazione di Felipe Anderson: il brasiliano ha attaccato poco la profondità dialogando maggiormente con i centrocampisti, si è mosso tanto ed è arrivato anche al gol.

Poi c'è Vecino: sia con l'Udinese sia a Bergamo è arrivato più volte al tiro, inserendosi spesso. Inoltre, è il calciatore che ha macinato più chilometri della partita: 13,2. Sarri è un trasformista, basta adeguarsi ai giocatori: lo aveva già fatto al Chelsea e alla Juve, con Hazard e Matuidi.

Corriere dello Sport
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