Biancocelesti in casa dell’Udinese per chiudere il girone d’andata con la terza vittoria di fila in campionato.

Il sorpasso c'è stato. Isaksen supera Felipe Anderson sulla destra e si prende la maglia da titolare a Udine. Il protagonista assoluto di Lazio-Frosinone ha finalmente la chance di brillare dal primo minuto. Oggi alle 15 contro la squadra di Cioffi i biancocelesti vanno a caccia della terza vittoria di fila dopo quella con Empoli e con i ciociari. E per farlo si punterà sull'estro del danese. Fino a oggi Sarri aveva sempre difeso a spada tratta il brasiliano, ma nell'ultima gara del 2023 ha dovuto arrendersi: «Aveva lo sguardo perso, ma quando vive queste giornate è giusto toglierlo».

La partita ha evidenziato una contrapposizione netta tra giovani emergenti - vedi Isaksen e Castellanos - e giocatori più esperti. L'ingresso del classe 2001 ha portato un contributo significativo, con un gol e un assist che accentuano la propria candidatura per un ruolo sempre più centrale. Cambio netto di gerarchie. Isaksen ora è in vetrina, splende come non mai, e in molti vedono in lui il futuro della Lazio. Lotito ha investito sul ragazzo nato in Danimarca, e ora Sarri deve districarsi tra presente e futuro. Isaksen è l'erede naturale di Felipe Anderson, sempre al centro delle voci sul suo futuro. Il futuro dell'attacco laziale sembra orientato verso un nuovo ciclo «verde», con giocatori come Isaksen che guidano la transizione. Mentre il brasiliano sembra lontano dal rinnovo, Isaksen emerge come il punto fermo della Lazio che verrà. Non solo Felipe, la società dovrà valutare attentamente anche le situazioni contrattuali di giocatori come Zaccagni e Pedro. Se non rinnoveranno, la dirigenza dovrà cercare almeno due o tre nuovi innesti per rafforzare l'attacco. Isaksen, a 22 anni, sembra pronto a crescere e contribuire in modo significativo al progetto a lungo termine del club. La sua crescita rapida è ora un elemento chiave nella strategia della Lazio, aprendo la porta a nuove prospettive di successo.

Un vento di cambiamento è in atto, e Isaksen è il motore che spinge la Lazio verso nuovi orizzonti. E lo dovrà fare già dalla gara di oggi. Guardando i numeri la squadra di Sarri può senz'altro sorridere, soprattutto se si prendono in esame la fase realizzativa. La Lazio ha vinto le ultime due partite, segnando un totale di cinque gol, una rete in più di quelle segnate nei sette incontri precedenti in Serie A. Non solo. C'è anche l'aspetto legato alla solidità difensiva. La Lazio ha vinto senza subire gol l’ultima trasferta di campionato (2-0 contro l’Empoli): l’ultima volta in cui i biancocelesti hanno vinto due gare esterne di fila e anche l’ultima in cui hanno collezionato due clean sheet consecutivi è stata tra maggio e giugno, proprio contro Empoli e Udinese. Quando incontrano la Lazio, i bianconeri faticano tantissimo a segnare. Dal 2015 in avanti i friulani ha mancato l’appuntamento con il gol in 12 delle 17 gare di Serie A contro i biancocelesti.

Lo riporta Il Tempo.

Udinese-Lazio, tre pareggi e sette successi negli ultimi dieci anni
La Repubblica | Lazio, a Udine ancora nel segno di Taty & Gustav