David Pratelli: "Lazio-Juventus grande gara. Stravedo per Tudor. La Lazio merita più punti"
L'attore e comico noto tifoso juventino ha parlato della sua fede calcistica e del match di oggi alle 18

Lazio e Juventus, nella testa di tanti si torna a quell'incredibile scudetto del 2000. Il tuo ricordo?
Tocchiamo uno dei giorni sportivamente più brutti della mia vita. Perdemmo uno scudetto strano, paradossalmente lo scudetto più discusso della storia. Tutti si aspettavano uno spareggio e successe di tutto. Ricordo anche il gol del Parma annullato contro la Juventus la settimana prima, con una successiva strumentalizzazione che creò una guerra mediatica ai danni della Juventus che poi sembrò quasi che la Lazio dovesse esser risarcita di qualcosa. Io ero presente allo stadio Delle Alpi quel giorno, in quello Juventus-Parma e non ci fu tifoso ne giocatore del Parma che esultò al gol annullato a Cannavaro perchè il fischio arrivò prima della rete. Queste sono situazioni che hanno secondo me disinnamorato tanti fans del calcio. La Lazio era una grande squadra e penso che fu determinante la nostra sconfitta a Torino quando segnò Simeone.
Il momento più bello e quello più brutto da tifoso juventino.
Il momento più bello in assoluto da tifoso…ne ho due. Il primo allo stadio, nel 1994 quando vincemmo 3-2 contro la Fiorentina, quella fu la partita lancio per la vittoria di quello scudetto. L'altro invece, momento topico per un tifoso, la vittoria allo stadio Olimpico di Roma della Coppa dei Campioni, ai rigori contro l'Ajax.
Il momento invece più brutto, più forte negativamente, la sconfitta in finale di Coppa dei Campioni contro l'Amburgo, la prima finale che vidi ed ero ragazzino. Eravamo nettamente favoriti e fu un evento che ha segnato profondamente molti tifosi juventini. Non credo poi sia un caso che abbiamo perso 5 finali di questa coppa, come una sorta di tormento rimasto nell'ombra.
Come vivi le partite della Juventus?
Solitamente le partite di Champions League le vedo con altri 2-3 amici. Ogni tanto vado allo stadio, negli ultimi anni meno e in passato sicuramente più spesso. Quando gioca la Juventus la partita è una priorità assoluta, rinuncio a tutto o quasi, l'unica cosa a cui non posso rinunciare è il lavoro. Anche quando si tratta di partite meno significanti. E c'è una cosa che dico sempre, sdrammatizzo, rido, scherzo, cazzeggio su tutto ma quando si tratta di Juventus, non calcio ma Juventus, massima serietà.