Sicuramente è un simbolo del calcio moderno dell'ultimo quarto di secondo, ha fatto la storia e influenza generazioni calcistiche e non solo. Parliamo di Cristiano Ronaldo. Il portoghese ha dato voce, indirettamente, ad una storia alquanto clamorosa. Quest'ultima riguarda Thievy Bifouma, calciatore classe 1992 che ha vestito anche la maglia dell'Espanyol in Spagna. Il giocatore aveva un sogno, incontrare e sfidare sul terreno di gioco un suo idolo, Cr7 appunto, con la possibilità di poter avere la sua maglia o magari stringergli la mano per conoscerlo.

La storia e le sue parole

“Voglio giocare contro Cristiano Ronaldo prima di ritirarmi”, ha raccontato il calciatore all’agenzia di stampa Tasnim. Inoltre aggiunge dettagli suo sul trasferimento e su come è nato: "la prima offerta è arrivata dalla Turchia, ma “mia moglie non voleva trasferirsi lì”. Quindi successivamente la chiamata dall’Iran: “Mi hanno parlato dell’interesse dell’Esteghlal e, tenendo conto che gioca in Asia, ho controllato il calendario e mi sono reso conto che avrebbero affrontato l’Al Nassr. Allora mi sono detto: è la squadra per cui voglio giocare”.

Un fuoriprogramma clamoroso

Un desiderio che non ha avuto un lieto fine però, infatti da qui il grande equivoco: “non pensavo che potessero esserci due squadre chiamate Esteghlal in Iran”, dice ridendo. “Quando sono arrivato a Teheran, il mio connazionale Gaël Kakuta mi ha chiamato per venire a trovarmi in hotel. Nel giro di un’ora, mi ha chiamato di nuovo per prendermi in giro: ‘Tu giochi nel piccolo Esteghlal, noi in quella grande. Tu difendi, noi attacchiamo”. La vendetta, però, è puntuale: “Non mi importa più perché alla fine abbiamo vinto la partita contro di loro (1-0), grazie al mio gol”. Sembra che il giocatore nonostante questa disavventura si stia ambientando nella nuova esperienza iraniana. 

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