Keita: “Alla Lazio mi divertivo, ero il golden boy. Juve? Era tutto fatto ma poi…”
In una lunga intervista rilasciata ai microfoni di El After, l’ex biancoceleste Keita Balde ha raccontato gli inizi della sua carriera calcistica

La pressione
Il mondo si era accorto di me, ma io ero molto tranquillo. Alla Lazio mi divertivo, non sentivo questa pressione. Capisci che hai il mondo ai tuoi piedi, una città storica come Roma dove c’è una rivalità importante con la A.S. Roma. Notavo tutto, ma non soffriva quella situazione.

Le offerte per Keita
Dopo il primo anno ricevetti diverse offerte, soprattutto in Inghilterra da squadre come Arsenal e Tottenham. Io stavo bene in Italia e volevo continuare il mio percorso di crescita.
Le parole su Pioli e Inzaghi
Pioli mi ha tolto un po’ di libertà, mi chiedeva di marcare e difendere senza palla. Su alcune cose non ci capivamo mentre in altre si, ma è un allenatore top che capisce molto di calcio, una persona molto preparata. Inzaghi per me è stato un fratello maggiore, mi ha insegnato tantissimo. Mi ha dato responsabilità e la scelta ha pagato. Era l’anno in cui volevo andarmene, ma io comunque continuavo a segnare e fare assist.
Il trasferimento sfumato alla Juventus e il passaggio al Monaco
Ero d'accordo con la Juve, su tutto. Mancava solo il via libera della Lazio. La Juve aveva Pogba, Tevez, Morata e altri. Avevo concordato un contratto di cinque anni. Mi dicevo che se avessi lasciato la Lazio, sarebbe stato solo per andare alla Juventus. La Juve aveva provato di tutto. Ci abbiamo provato su tutti i fronti. Ma tra Juve e Lazio era una guerra, come tra Barcellona e Real Madrid. A un certo punto (2011), la Lazio ha venduto Stephan Lichtsteiner alla Juventus e la dirigenza ha poi detto che non avrebbe mai più venduto un giocatore alla Juve. Erano stufi che la Juve vincesse tutto e avesse i giocatori migliori. Stavo iniziando a capire che stava diventando complicato per me andare alla Juve, ma sentivo di dover andare lì per progredire e imparare altre cose. Ma sapete, il Monaco aveva appena venduto Mbappé, loro sono arrivati con nuovi soldi. Hanno implorato il presidente e mi hanno offerto un contratto importante, ed è così che sono arrivato al Monaco. Come a dire che la vita può passare dal nero al bianco in un istante. Il contratto con il Monaco? Numeri che non avevo mai visto in tutta la mia vita, era davvero di un altro livello.