Photo by Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images via Onefootball
Photo by Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images via Onefootball

Poca Lazio, tanta Roma. Una sfida sottotono per le biancocelesti, riuscite a qualificarsi nella Final Four tra le migliori squadre attualmente militanti nella massima serie. Un traguardo importantissimo per una Lazio che solo lo scorso anno era la neopromossa, che nel giro di pochissimi mesi è riuscita a rendersi pericolosa e trovare un posto sempre più da protagonista, soprattutto nella Women's cup.

Raggiunta la semifinale a punteggio pieno - unica squadra insieme alla Roma - , riuscendo anche a battere in casa la Juventus, attuale campione d'Italia in carica, la Lazio in queste ultime uscite ha preso convinzione centrando risultati importanti, ma nella decisiva semifinale, tra l'altro contro la Roma, non è riuscita a imporre la stessa incisività.

Primo tempo, una prova incolore per la Lazio

La partenza decisa nei primi minuti di gioco si è successivamente sempre più affievolita, lasciando spazio alle avversarie capitoline e commettendo errori individuali evitabili, che la Roma ha saputo sfruttare a proprio vantaggio. La squadra di Grassadonia ha subito una Roma aggressiva, ma soprattutto non brillante come ci si aspettava, date le numerosissime occasione perse, che hanno spesso salvato la Lazio.

Addio finale per le biancocelesti, una Lazio opaca lascia il posto alle avversarie capitoline

I cambi nel secondo tempo - Monnecchi per Cafferata e Castiello per Vernis - sono stati sinonimo della poca incisività sulla fascia sinistra che non ha convinto Grassadonia nella prima frazione di gioco. Le sostituzioni hanno cercato di aumentare il ritmo: soprattutto il capitano biancoceleste, che spesso ha cercato di intervenire a tutto campo, dando il suo contributo sia sul fronte offensivo, che difensivo. Le poche occasioni create non sono comunque bastate alle biancocelesti, probabilmente mentalmente stanche e insofferenti dal punto di vista del risultato, anche dopo il 3-0 subito all'81' che ha definitivamente chiuso i conti allo Stadio Romeo “Menti” di Castellammare di Stabia.

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