La Lazio conclude al meglio la stagione davanti al proprio pubblico. La festa all'Olimpico si conclude con il successo per 3-2 sulla Cremonese. Il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri, in conferenza stampa, ha analizzato la vittoria: "Voto? Non li sopportavo neanche a scuola. La stagione è stata di livello; nessun giornale ci dava sopra al settimo posto ad agosto: o è incompetenza o siamo andati oltre le aspettative. La gara di oggi? Noi siamo cresciuti, ma non siamo ancora una squadra matura. Ad ogni modo, sarebbe brutto mollare ora, vogliamo il secondo posto.

Il tifo si commenta da solo, quando sono arrivato c'erano 20mila persone oggi lo stadio era pieno. Così da gusto e io spero si riempa anche il prossimo anno, vorrebbe dire che staremo facendo bene. Dall'esterno non ti rendi conti, ma quando la laziali la vivi capisci che le etichette sono sbagliate. E' un grande popolo e io mi ci trovo bene. 

Mercato? L'aspetto più importante è che arrivino calciatori forti, poi penseremo a come giocare. Servono innesti che possano essere brillanti anche a fine stagione, in genere sono gli attaccanti. La priorità è capire chi resta. Prima serve sapere chi rimane, entro poco tempo.

Soldi? Lo stipendio che prendo non lo avrei accettato altrove, ma qui avevo la sensazione di poter tornare a fare calcio in maniera pura, cosa che avevo faticato a fare negli ultimi tempi. Sono venuto per ritrovare il campo; sapevo che vincere trofei qui è difficile. Sul futuro sentiamo le idee di tutti e se c'è sintonia si va avanti come lo scorso anno. Lasciare la Lazio? Non ho intenzione di farlo, ma neanche di accettare condizioni che non mi stanno bene; questa eventualità però è estremamente remota in questo momento. So che il presidente non farà follie, ma questo fa parte della storia della Lazio. Desideri? Primo assalto a De Bruyne, poi staremo a vedere (ride n.d.r.).  C'è da mettere insieme esigenze tecniche ed economiche. Occorre fare la Champoions per tre o quattro anni consecutivi per fare il salto di qualità. 

Futuro di Sergio? Non lo so in questo momento. Il ragazzo è in scadenza e la società anche dovrà prendere delle decisioni. Se non si andasse al prolungamento sarebbe pesante perderlo a zero, poi dipende dalla disponibilità del ragazzo. Lui non l'ho visto assente, è coinvolto nonostante i momenti di appannamento di quest'anno; ci ha tirato fuori dai guai, non so cosa abbia in mente.

Radu? E' una fortuna. E' una persona di una lealtà, correttezza e fedeltà rare. Spero vorrà rimanere nel mondo Lazio. Ha giocato poco ma è stato sempre una guida, anche professionalmente è unico. Personaggio raro".

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