Paglia sui 25 anni dallo scudetto: "Il Padreterno ci ha restituito quanto tolto l’anno prima"
Guido Paglia, ex responsabile delle Comunicazioni della Lazio, si è espresso ai microfoni di Radiosei in onore dei 25 anni dalla conquista dello scudetto

“Sono le 18 e 4 minuti del 14 maggio 2000 e la Lazio è Campione d'Italia” con questa frase il radiocronista Riccardo Cucchi decise il destino della Lazio e lo stadio esplose. Dopo lo scudetto vinto nella stagione 1973-1974 e quello soffiato dal Milan nel 1999, la squadra guidata dal mister Eriksson riscrive la storia della Lazio. Un evento indimenticabile raggiunto grazie al trionfo delle aquile in Lazio-Reggina per 3-0, merito dei gol di Inzaghi, Veron e Simeone, e alla sconfitta della Juventus a casa del Perugia, grazie al gol di Calori. In onore dei 25 anni dalla Lazio Campione d'Italia, Guido Paglia, ex responsabile delle Comunicazioni delle aquile, si è espresso ai microfoni di Radiosei.
Guido Paglia a Radiosei
Sullo scudetto del 2000 vinto contro la Juventus
Il 14 Maggio è stato sia il suggello del lavoro fatto, ma è stato il Padreterno che ci ha restituito quanto tolto l’anno prima. C’era ottimismo ma sullo spareggio, ma bisognava essere pazzi nel pensare che il Perugia battesse la Juventus. Ci fu l’eccezione Paolo Negro che credeva alla vittoria già al termine dei tempi regolamentari.
Sull'invasione di campo
Io mi sono perso il momento delle 18:04 perché ero a fare l’annuncio per la gente che aveva invaso il campo. La paura era che ci sanzionassero per l’invasione di campo. Il mercoledì prima del 14 Maggio, Cragnotti ara ad Hannover mentre i tifosi protestavano a Via Allegri. Massimo Cragnotti decise di non andare sotto la sede Figc, alla fine andai io. I tifosi più esacerbati mi chiesero addirittura di schierare la Primavera. Al rientro da Hannover Cragnotti fece gli incontri dovuti per avere garantita la regolarità del campo e la designazione di Collina fu un chiaro segnale in tal senso.