Ha dichiarato questa guerra anni fa e la combatte ancora: “Il calcio di oggi è questo ed è chiaro che vengono fuori storture”. Sarri è l’allenatore-picconatore, se l’è sempre presa con il sistema per i calendari sregolati. Da quando è alla Lazio è anche alle prese con indici di bilancio, di liquidità, di positività, di ogni tipo: “Mi sembra si stia spolpando l’osso a tutti i livelli”, è l’attacco globale lanciato ieri da Formello. Fifa, Uefa, ne ha avute di nuovo per tutti, le sue contestazioni nascono da constatazioni: "Si è tolta la regola dei gol in trasferta, quindi nel 50% dei casi si andrà ai supplementari. Così è dura, c’è da aggiungere l’ipocrisia dell’immissione del Fair play finanziario e delle liste bloccate. Si gioca ogni tre giorni, almeno fateci tesserare 30 giocatori. Si fa un Mondiale con una sessantina di squadre, non so più nemmeno io quante saranno”. È un malessere covato da anni, ma anche attuale. La Lazio non solo ha le liste bloccate, anche il mercato, non può acquistare senza vendere e oggi sfiderà l’Atalanta, tre giorni dopo l’impegno di Coppa Italia contro l’Udinese. Sarri non sa mai che squadra attendersi, la Lazio schizoide di quest’anno è capace di tutto, di mettere in atto tutta l’anima sua forza offensiva e tutta la sua vulnerabilità difensiva. Alla vigilia sperava di rivedere la solidità apprezzata con la Salernitana e Udinese: “Abbiamo dato la sensazione di essere in crescita”. Tre vittorie nelle ultime cinque partite di campionato. All’andata Atalanta-Lazio fu una partita apertissima. Corriere dello Sport.

Rivivi l'ultima puntata stagionale di FootballCrazy, programma condotto da Elisa Di Iorio e dedicato a Pino Wilson. In studio Giancarlo Oddi e James Wilson
Il Messaggero | Sarri vede già un bivio europeo: "Non so se siamo da Champions"