Lazio-Inter non è, né mai sarà, una partita come le altre: dalle tante sfide decisive, alla finale di Coppa Uefa, al gemellaggio tra le tifoserie, ai tanti ex. Ormai ci si sta avvicinando inesorabilmente a questa inedita partita di Supercoppa, per la prima volta infatti si disputeranno le semifinali del torneo che finora aveva visto scontrarsi la vincitrice dello scudetto, contro la trionfante in Coppa Italia. Per presentarci la squadra nerazzurra è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni Gaetano Cerardi, co-fondatore di SoloedesclusivamenteInter:

Ormai è il terzo anno di Inzaghi all'Inter, come è considerato dalla piazza e che cosa ci si aspetta ora da lui?

"Inzaghi, penso si sia guadagnato la stima e la fiducia da parte di tutto il popolo interista. Questo non solo per la finale di Champions dell'anno scorso, ma anche per quello che si è visto in questi due anni e mezzo oltre anche i trofei come la Supercoppa e la Coppa Italia. L'Inter quando gioca, diverte, l'ha sempre fatto in questi anni, forse tranne una breve parentesi lo scorso anno in campionato, però gioca bene, la gente va allo stadio e si diverte e anche per questo tutti si sono innamorati di Inzaghi. Ha portato una mentalità di una grande squadra all'Inter che era già diventata grande con Conte, però Inzaghi ha dato quel tocco di internazionalità, pur non avendo mai allenato all'estero, ha portato questa mentalità."

L'eliminazione dalla Coppa Italia può essere un motivo in più per provare a vincere questa Supercoppa?

"Secondo me l'eliminazione in Coppa Italia non ha scosso più di tanto l'ambiente, è stato un incidente di percorso, succede, e penso che gli obiettivi non siano cambiati in base a quella eliminazione. Quindi l'Inter secondo me a prescindere aveva voglia di vincere la Supercoppa e non penso sia cambiato questo."

Un giocatore di cui si parla troppo poco è forse Di Marco, uno dei migliori interpreti del quinto moderno. Ce lo descrivi meglio?

"Di Marco penso che attualmente sia  il terzino sinistro/esterno di centrocampo più forte d'Italia, per rendimento ha superato anche Theo Hernandez. Nell'ideale collettivo c'è sempre il pensiero che il quinto di centrocampo debba essere molto veloce, che sappia saltare l'uomo, creare superiorità numerica… Di Marco non rispecchia appieno queste caratteristiche, però compensa con una tecnica di alto livello, non sbaglia quasi mai un passaggio, con lui la palla è in banca, calcia alla perfezione e questo è molto importante nella giocata da quinto a quinto: quando la palla si trova sull'out di destro, lui viene ad accorciare in area di rigore ed è un'arma in più per Inzaghi. Inoltre è migliorato tantissimo in fase difensiva, ha raggiunto un livello quasi da fuoriclasse."

La coppia d'attacco poi sta andando fortissimo a cosa dovrà stare attenta la Lazio?

"Lautaro e Thuram sono fortissimi perché completi hanno senso del gol, assist, forza fisica, intelligenza tattica, colpo di testa; è difficile attualmente trovare un difetto. Insieme si sono amalgamati alla perfezione, anche grazie ad Inzaghi e la Lazio dovrà stare molto attenta ai loro scambi di posizione e alle loro giocate individuali e collettive. L'altro pericolo per la Lazio sarà quello che io definisco "il terzo attaccante dell'Inter" ovvero Mkhitaryan, che è sempre il primo centrocampista ad inserirsi in area e dialoga molto bene con gli attaccanti."

Che partita ti aspetti?

"Secondo me, sarà una partita molto diversa da quella dell'Olimpico (17/12/2023: Lazio-Inter 0-2), lì la partita è stata bugiarda perché la Lazio non è quella dell'inizio di stagione. Per la rosa che ha e per l'allenatore che ha, la Lazio è quella vista nelle ultime 3-4 partite, una squadra che gioca discretamente a calcio, che mentalmente è sempre in partita, che ha delle individualità forti e che fa ottimi scambi di posizione. Sarà una partita molto difficile per l'Inter, mi aspetto una gara tesa."

Su quale aspetto la Lazio può fare male all'Inter?

"Mettere in difficoltà l'Inter attualmente non è semplice, anche perché le coperture preventive di Inzaghi funzionano alla perfezione. Se devo individuare un punto direi che le ripartenze di Felipe Anderson e Zaccagni, ma soprattutto quelle del brasiliano possono rappresentare un punto di forza molto importante per la Lazio contro l'Inter."

SUPERCOPPA | INTER-LAZIO 3-0 (17' Thuram, 49' Çalhanoğlu (R), 87' Frattesi)
Inter-Lazio, dopo la Supercoppa vinta nel 2019 sono rimasti in sei