Giordano: "Gli infortuni non sono un alibi. La Lazio deve puntare all'Europa. A gennaio..."
L'intervista di Bruno Giordano rilasciata al Corriere della Sera

Bruno Giordano, attaccante che ha indossato la maglia biancoceleste dal 1975 al 1985, con cui ha messo a referto 86 goal, consacrandosi come una delle leggende della storia della Lazio, oggi continua a seguire il mondo laziale nelle vesti di opinionista.
L'ex bomber è stato recentemente protagonista di una lunga intervista pubblicata questa mattina dal Corriere della Sera, in cui ha commentato il momento attuale dei biancocelesti guidati oggi da mister Sarri.
Giordano al Corriere della sera
Ho visto una bella Lazio con il Lecce, che ha giocato un calcio rapido. La prestazione è stata convincente, la classifica però resta ancora solo decente. Rispetto un anno fa, la Lazio aveva una classifica migliore, quindi non bisogna accontentarsi dei risultati attuali. L'ultima partita, che è stata dominata dall'inizio alla fine, fa ben sperare.
Rispetto a qualche anno fa il modo di giocare è cambiato, ma le quali sono evidenti. Con tutta onestà, bastava poco a migliorare rispetto alle prime giornate, dato che alcune prestazioni sono state davvero imbarazzanti. Ora bisogna trovare continuità. Posso accettare qualche passaggio a vuoto, ma devono essere un'eccezione. Gli infortuni non devono essere considerati alibi, perché alcuni giocatori, come Tavares, anche quando sono disponibili, restano comunque in panchina.
Dove può arrivare la Lazio? La squadra è superiore a buona parte delle rivali in campionato. È anche vero che 6-7 squadre sono anche più forti, ma c'è grande differenza nel finire il torneo a 1 o 2 punti da loro, o ritrovarsi a -10. Squadre come Atalanta e Fiorentina, considerate in estate superiori alla Lazio, al momento stanno attraversando delle difficoltà. Zaccagni e i compagni ne devono approfittare. La squadra di Sarri ha il dovere di puntare all'Europa. La passata stagione erano in piena corsa per un posto in Champions League fino all'ultima giornata. Quest0anno non accetterei di vederli uscire dalla lotta: l'assenza delle competizioni europee può rappresentare un piccolo vantaggio rispetto alle avversarie.
L'ultimo ko è stato un duro colpo (Cataldi, ndr), data anche l'assenza di Rovella. Ora tocca a Sarri trovare la soluzione giusta affinché la squadra percepisca il meno possibile di queste due assenze in contemporanea.
Cosa manca a Dia? Deve ritrovare fiducia attraverso le prestazioni. Contro il Lecce ha giocato bene: alcune parate di Falcone e un gol annullato non gli hanno girato favorevolmente, ma l’aspetto positivo è che la squadra lo sta liberando sempre più spesso alla conclusione. Prima o poi il gol arriverà e si sbloccherà. In passato ha segnato un buon numero di reti sia con la Salernitana che con la Lazio, anche se con Baroni non era il terminale offensivo principale: quei numeri non sono casuali.
Quanto conta aver ritrovato solidità offensiva? Tantissimo. Non subire gol aumenta la fiducia di tutti, non solo del reparto arretrato. Con il tempo, la squadra, sentendosi sempre più sicura, riuscirà ad attaccare con maggiore tranquillità. I benefici di comparto difensivo solido si vedranno nel tempo.
Il bomber sul mercato di gennaio
Cosa dovrà fare la società a gennaio? Sarà importante soddisfare le richieste dell’allenatore. Le operazioni di mercato, però, dipenderanno dagli obiettivi stagionali: fin dove vuole arrivare la società? Gli investimenti in tal senso restano comunque indicativi.










