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Il rientro del Taty: una boccata d’ossigeno per l’attacco biancoceleste

Castellanos è tornato ad allenarsi con il gruppo e per la Lazio è la notizia migliore della settimana. Dopo aver smaltito la lesione di secondo grado al retto femorale, l’argentino ha finalmente rivisto il campo in una fase cruciale della stagione, alla vigilia del doppio incrocio col Milan e della sfida al Bologna. Il suo rientro sarà graduale: a San Siro, domani 29 novembre, partirà dalla panchina, ma la sola presenza tra i convocati rappresenta un segnale incoraggiante per un reparto che finora ha pesato quasi interamente sulle spalle di Dia. Il Taty aveva iniziato l’anno con numeri importanti — 2 gol e 3 assist nelle prime sei giornate — prima dello stop che lo ha tenuto fuori per sei partite. L’obiettivo è riaverlo dall’inizio già nel match successivo, all’Olimpico, contro i rossoblù.

Più soluzioni per Sarri, tra la crescita di Dia e l’ombra della Coppa d’Africa

Il ritorno dell’argentino permette a Sarri di ampliare le scelte offensive in un momento in cui l’attacco ha prodotto troppo poco: appena tre reti segnate dai due centravanti, con l’unica aggiunta del gol di Noslin contro il Lecce. Dia, comunque, ha mostrato segnali di ripresa nell’ultima uscita, e il tecnico ha percepito un miglioramento. La speranza è che, alternando i due, possano arrivare continuità e gol. Una continuità, però, destinata a durare poco: a gennaio il senegalese partirà per la Coppa d’Africa. Per questo — rivela il Corriere dello Sport — la società sta cercando di convincere sia Dia sia Dele-Bashiru a dialogare con le rispettive federazioni e ottenere la possibilità di restare almeno fino alla gara contro il Parma. Se ci sarà apertura, allora interverrà ufficialmente anche la Lazio.

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