Pedro
Pedro - Fraioli

Il futuro di Pedro con la Lazio

Spero proprio di sì. Per quanto mi riguarda ho deciso che giocherò almeno un altro anno. Qui sto davvero bene e vorrei tanto continuare questa avventura. Ho sentito le parole di Fabiani e mi hanno fatto molto piacere. Posso dire che stiamo discutendo il rinnovo e penso che trovare un accordo non sarà un problema.

Pedro come allenatore o dirigente?

Quella di fare l’allenatore è una prospettiva che mi attira molto, ma non ho ancora deciso se intraprendere questa carriera. L’unica certezza, al momento, è che voglio restare nel mondo del calcio, con quale ruolo si vedrà. Sento spesso i miei colleghi del Barcellona come Fabregas, per esempio, ma pure Xavi. È un ruolo affascinante, ma anche molto molto difficile. Per adesso meglio pensare solo a giocare.

Il Barcellona attuale e il Barcellona ai tempi di Pedro

Il paragone, anche se pesante, ci può stare. Rispetto a noi, all’inizio del nostro ciclo, loro sono ancora più giovani. Nonostante questo stanno facendo cose straordinarie. Con l’Inter è stata una semifinale pazzesca, uno spot per il calcio. Un doppio confronto finito complessivamente 7-6 non credo abbia precedenti. Io penso che entrambe meritassero la finale per quello che hanno fatto prima in Champions e poi con lo scontro diretto. Però, una sola poteva passare e l’Inter ha fatto con merito. 

La vincitrice della Champions 

Impossibile dirlo. Il PSG di Luis Enrique è un’ottima squadra, ma pure l’Inter lo è. Sarà una sfida tutta da gustare.

La vincitrice dello scudetto

Il Napoli ha un vantaggio importante, quasi decisivo. Però, le ultime partite sono quelle più insidiose. Fino a quando non si taglia il traguardo tutto è ancora possibile. Ho ottimi ricordi di Conte nell’anno trascorso assieme, è certamente un grande allenatore.

“Lei che ne ha avuti tanti dei big della panchina. Chi le ha dato di più?”

Da tutti ho imparato tanto. Se devo citarne uno, però, dico Guardiola, perché con lui sono diventato calciatore e anche uomo.

Come è cambiato il calcio rispetto ai tempi del Barcellona di Pedro

Tantissimo. Come è normale che sia. Oggi si fa un gioco molto più fisico e forse c’è meno qualità. Anche se la velocità alla quale si viaggia rende il gioco comunque spettacolare. È anche vero che 20 anni fa avevi fuoriclasse come Ronaldinho, Zidane, Del Piero, poi è arrivato Messi. Adesso, invece, ci sono meno talenti. Ma magari, tra una decina di anni, ci sarà una nuova virata: meno calcio fisico è più attenzione alla qualità

Un confronto fra Barcellona, Londra e Roma

Come si fa a scegliere? Barcellona è deliziosa e ha il mare. Londra è Londra, una città che non dorme mai. Roma è calore e storia.

Un confronto fra Italia e Spagna, tra paella e carbonara 

Diciamo che è una fortuna poter assaporare entrambe. Soprattutto sono due paesi davvero simili, praticamente uguali, o ognuno dei due è bellissimo.

Finale Champions League, l'Inter scopre la sua avversaria
Lazio, il punto sulla condizione fisica dei terzini Tavares, Lazzari e Marušić: le alternative