Lontano dagli occhi, lontano dal cuore, lontano dallo choc. Immobile vuole rialzarsi subito, cancellare l’ultima settimana da incubo. Sabato è rientrato col Toro in tempi record, dopo mezza rifinitura in gruppo: Sarri ha deciso di rilanciarlo più per farlo concentrare solo sul campo che per avere chissà quale contributo. D’altronde fasciato in lungo e in largo, Ciro non avrebbe potuto fare più. A fine gara era però ancora sconsolato, con lo sguardo perso nel vuoto, su un muretto dell’Olimpico. Ora il capitano prova a scuotersi, a riprendersi del tutto a San Siro, lo stadio dove ha segnato sei gol fra Coppa Italia e campionato. Oltretutto, fra un stiramento e un altro, proprio fuori casa Immobile ha dato il meglio di sé quest’anno: 8 reti (su 10 totali) nelle ultime 10 trasferte, una ogni 85’, l’ultima a La Spezia dal dischetto. Lì Ciro aveva promesso: «Voglio segnare il più possibile per aiutare la Lazio a raggiungere la Champions». Adesso servono le sue reti per conservare il secondo posto. Un destro in partitella, ieri alla ripresa a Formello, per rimettere subito il gol in chiaro. L’uomo bionico è tornato, anzi punta a tornare ancora più convinto dal primo minuto nel prossimo scontro diretto. Una distorsione della colonna vertebrale, la frattura dell’XI costola destra e la lesione dell’avambraccio, Immobile sembra non sentire mai il dolore fisico. Trentasei minuti più 5’ di recupero, addirittura la rovesciata col Torino, impossibile fermarlo. Da giorni però Ciro sta provando a sgombrare la mente dai terribili frame dell’incidente, che ancora lo tormentano. È questo l’obiettivo da ieri pomeriggio, è tosto l’esercizio psichico. Gli allenamenti risaneranno invece il corpo e lo riporteranno in campo di fronte a Simone Inzaghi, suo grande amico ed ex allenatore, sentito più volte al telefono dopo l’accaduto. Domenica i due si abbracceranno, poi Ciro cercherà di rimettersi sulle spalle la squadra e di dimenticare tutto il resto.

SOLDOUT - Non può esserci un altro capocannoniere della Lazio. Immobile punta ad esserlo per il settimo campionato di seguito. Al momento condivide il primato con l’amico Zaccagni, anche lui tornato ieri ad allenarsi appieno (caviglia ok) per servirlo. L’anno scorso Ciro timbrò due volte il tabellino (contro Inter e poi Milan) a San Siro, ma arrivarono due ko. La prossima settimana il destino dei big match dovrà essere invertito, seguendo il trend stagionale lontano dall’Olimpico: 31 punti in 15 gare sinora, solo il Napoli ha fatto meglio. Anche i tifosi si stringeranno intorno alla Lazio e al suo capitano, sembrerà un po’ come fare un pic nic a pranzo in giardino: polverizzati i 4361 posti biancocelesti al Meazza, settore Ospiti sold out. Poi si punterà a raggiungere di nuovo quota 50mila nel turno infrasettimanale col Sassuolo. Come anticipato, nessuna sanzione per i buu (ravvisato solo lancio di bottigliette, ammenda al club di 5mila euro) dal Giudice Sportivo. Entra in diffida invece Romagnoli, che ritroverà Casale in difesa al suo fianco. Luca Pellegrini ha superato il problema al ginocchio, la febbre tiene ancora ai box Radu, ultimo reduce del 26 maggio: ieri in un locale a Trastevere lo shooting della maglia celebrativa del decennale, che verrà svelata in prossimità dell’anniversario. Il Messaggero/Alberto Abbate

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