Vecino e Zaccagni
Photo by Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images Via One Football

In un momento di moltissimi infortuni per la Lazio, in particolare in attacco - dove sono ferme due pedine fondamentali come Zaccagni e Castellanos - è importante anche prendere quel che di buono arriva a Formello come il recupero di altri calciatori altrettanto importanti: primo fra tutti Vecino.

Vecino e i segnali positivi

In questi giorni si stanno svolgendo gli allenamenti a Formello con i giocatori che non sono andati in nazionale e che si stanno già preparando per il match contro l’Atalanta. Come riporta Il Messaggero, una buona notizia e che adesso inizia a prendere forma il rientro fra i convocati di Matias Vecino. Dopo le sedute di venerdì e sabato, il centrocampista ha svolto regolarmente in gruppo anche l’allenamento di ripresa di ieri pomeriggio. Ora non ci può essere più tutto quel timore di una ricaduta al flessore e le sensazioni iniziano ad essere quelle di fiducia e voglia di tornare ad essere decisivi anche nella stagione 2025-2026. Finalmente una buona notizia per Sarri che spera addirittura di averne un’altra inaspettata: dall’infermeria stanno cercando di rimettere in sesto per domenica Marusic e Pellegrini, ma il loro percorso riabilitativo di recupero procede un po’ a rilento.

Vecino
Vecino - Depositphotos

Zaccagni, invece, vuole bruciare le tappe e tornare in campo

Al contrario dei terzini, chi invece sta bruciando le tappe, è proprio Zaccagni che, all’improvviso, si ritrova con una minima speranza per la panchina a Bergamo. Un obiettivo complicato per il capitano, ma comunque possibile poiché la lesione all‘adduttore può essere smaltita in minor tempo rispetto a quelle del polpaccio o al quadricipite (quest’ultima è quella che ha fermato il Taty). Zaccagni è il capitano di questa squadra, sa quanto è importante il suo apporto e la sua presenza, non soltanto in campo, ma anche e soprattutto nello spogliatoio, dove vanta il ruolo di riferimento per i compagni più giovani. Proprio per questo, averlo almeno in panchina contro l’Atalanta, tranquillizzerebbe tutto l’ambiente e darebbe maggiore stabilità emotiva alla Lazio. 

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