È calcio d'estate, d'accordo. Conta fino a un certo punto, è vero. Ma al campionato mancano due settimane e gli allenatori, obbligati da tempi strettissimi, stanno cominciando a fare serie prove in vista dell'inizio della stagione. Ecco perché non si possono ignorare le due esclusioni consecutive dalla formazione titolare di Luis Alberto, subentrato a inizio ripresa sia mercoledì scorso contro il Genoa (ko per 4-1) che sabato contro la nazionale del Qatar (0-0). Sono due segnali in linea e che confermano, semmai ce ne fosse bisogno, come tutti in casa Lazio aspettino l'offerta del Siviglia per il 10 andaluso, che non ha mai nascosto il desiderio di tornare nella sua terra. Al suo posto Sarri avrà Ilic, che si giocherà il posto con Basic e Vecino, che ieri ha svolto le visite mediche in Paideia.

Negli ultimi due test il centrocampo titolare era composto da Milinkovic, Cataldi e Basic, con quest'ultimo che non ha brillato, nonostante avesse impressionato nelle prime due settimane di ritiro ad Auronzo. Poteva e doveva sfruttare meglio le occasioni, il 25enne croato, che potrebbe partire titolare anche sabato a Valladolid, nell'ultimo test estivo prima dell'arrivo del Bologna all'Olimpico il 14 agosto. Se dovesse cominciare di nuovo in panchina Luis Alberto, a quel punto gli indizi diventerebbero 3 e farebbero una prova bella è buona: ci sarebbe la certezza che Sarri stia lavorando a una Lazio senza il 10. La domanda da porre però è la seguente: quanto la Lazio aspetterà il Siviglia? Perché Luis Alberto, che ha un contratto fino al 2025, rimane un patrimonio e un valore aggiunto (quando ha la testa giusta) per la Lazio. TuttoMercatoWeb/Riccardo Caponetti

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