Ai microfoni di Radio Laziale è intervenuto Pino Capua, medico specializzato in Medicina e Traumatologia dello Sport, noto per il suo impegno nella medicina sportiva e per la sua passione per il calcio. Il professore si è espresso sul tema degli impegni ravvicinati che rischiano di diventare un ostacolo per la salute degli stessi atleti coinvolti: il mancato riposo necessario comporta delle conseguenze sulla salute psicofisica dei giocatori. Di seguito le parole di Pino Capua. 

Pino Capua sul Mondiale per Club e le conseguenze psicofisiche degli atleti

Stanno regalando i biglietti per questo mondiale per club perché altrimenti avrebbero gli stadi vuoti. Questo crea dei problemi dal punto di vista fisico. Per contratto gli atleti dovrebbero avere un mese di pausa. Bisogna fare delle valutazioni che passano oltre a queste novità che abbiamo in estate. La mancanza del ritiro in montagna, era quello che serviva per riprendere una condizione che può essere persa nel periodo estivo. Gli atleti sono a discrezione del business, che prevede impegni 360 giorni l’anno. I giocatori sono talmente privilegiati che va bene così. Ma se ci fate caso durante l’anno sono aumentati tanto gli infortuni soprattutto muscolari, oppure i casi in cui i giocatori fanno fatica a riprendersi dagli infortuni, oppure quando le squadre cedono per un calo di forma. Questi fattori il calcio li deve valutare e metterli sul piatto della bilancia. Alla fine bisogna allargare le rose, il numero di giocatori disponibili. Quando leggo che La Rosa della Lazio va  sfoltita mi preoccupo, anche se non avrà coppe. Gli atleti non sono cambiati dal punto di vista psico-fisico.

Continua Pino Capua

Non solo i farmaci che sono vietati, ma anche quelli non vietati hanno delle controindicazioni. Il limite di riposo per i giocatori? Nei contratti dei giocatori c’è scritto che devono stare fermi un mese e non sarà così, quindi credo che tutto questo passi per in buona fede per una valutazione che sia fatta in maniera ponderata. Gli atleti di vertice sono arrivati a oltre 70 partite l’anno. Una follia per me. Non solo non hai il tempo per riposare, ma soprattutto per allenarti. L’allenamento è tutta una procedura che serve alla salvaguardia della salute. Mi auguro che urto quello che stiamo dicendo adesso sia passato per il vaglio dei saggi. Qualcuno che mette in guardia i giovani atleti. Almeno tre settimane sono obbligatorie di riposo. L’atleta si deve fermare perché il riposo fa parte della tutela della salute. Il fisico non ti perdona e la natura non ti perdona. Se vai contro ciò la natura che ti ha preparato rischia di avere dei guai seri.

Noi come commissione medica possiamo consigliare, non imporre. Quindi poi si fanno delle valutazioni che vanno messe al vaglio di chi è responsabile della salute dell’atleta. Gli allarmi li abbiamo lanciati più volte. Serie A a 18 squadre? Il calcio passa attraverso le Leghe, che sono quelle che finanziano i campionati e le squadre. Se non sei d’accordo con le leghe difficile mettere d’accordo tutti.

 

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