Torna l’Europa League e oggi a Formello Sarri già si interrogherà sulle migliori soluzioni per il 4-3-3 della sua Lazio. «Ho schierato sempre gli stessi per dare un’identità alla squadra, ma d’ora in poi dovremo trovare altre situazioni», ha detto il tecnico sabato e l’equazione è semplice: turnover. L’esordio europeo sarà un’opportunità e allo stesso tempo un esame per i nuovi arrivati, finora utilizzati col contagocce. Quella appena terminata è stata una sessione di mercato con grandi sforzi da parte di Lotito (oltre 50 milioni di euro investiti) e da partite come quella contro il Feyenoord passerà la valutazione su quanto speso. L’obiettivo di Sarri sarà partire col piede giusto per indirizzare le sorti del girone F. Vietato un crollo come lo scorso anno col Galatasaray con la clamorosa papera di Strakosha.

Un copione che vorrà di certo evitare Maximiano, prelevato per oltre 10 milioni dal Granada e già finito alle spalle di Provedel. Il porto- ghese scalpita per sfruttare la vetrina europea e cancellare lo scivolone dell’esordio contro il Bologna. Attese novità anche in difesa. Hysaj è pronto per far rifiatare uno tra Lazzari e Marusic. Tra i grandi assenti dell’inizio di stagione della Lazio c’è poi Casale. Dopo le pressioni degli ultimi sei mesi da parte di Sarri per portarlo a Formello e i 7 milioni (più 3 di bonus) versati nelle casse del Verona, il difensore non si è mai visto in campo. Il tecnico gli ha preferito Gila nel finale di gara contro la Samp al posto di Romagnoli (indiziato a riposare giovedì), ma nessuna bocciatura: «Devono finire un percorso di inserimento, ma rappresenteranno il futuro del club». Il percorso dell’ex Hellas potrebbe iniziare proprio dal Feyenoord, sempre Gila permettendo.

REBUS - Patric intanto attende novità sul prossimo compagno di reparto. Sulla linea mediana come al solito risiedono i dubbi maggiori. Di certo Sarri sta pensando di far rifiatare Milinkovic (a un passo dalla 300esima presenza con la Lazio) e Cataldi, con Basic e Marcos Antonio che scalpitano per sostituirli. L’altro posto se lo contenderanno Luis Alberto e Vecino, con l’uruguaiano che potrebbe essere preservato in ottica Verona. In attacco tutto ruoterà attorno a Pedro per la scelta sugli esterni. Le caviglie dello spagnolo non sono ancora al meglio e solo dopo le ultime valutazioni Sarri deciderà se rischiarlo dal 1’ poiché intenzionato a dar riposo a uno tra Felipe Anderson e Zaccagni. Da non sottovalutare nemmeno la carta Cancellieri, ma per la fascia destra, non per il centro del tridente. Quello è il regno di Immobile, non c’è turnover che tenga. IlMessaggero\Valerio Marcangeli

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