Filippini: "Lotito a volte parlava 50 minuti prima di una partita. La Lazio adesso…"
Per commentare il clima che sta vivendo la Lazio è intervenuto ai microfoni di Radio Laziale l'ex giocatore biancoceleste: Antonio Filippini

La Lazio sta vivendo un momento senza dubbio particolare con le radici di tutto che portano all'ormai noto blocco di mercato che ha complicato tutti i piani. Sarri deve anche affrontare nell'immediato l'emergenza centrocampisti per la trasferta di Genova con una situazione di classifica che già alla quinta giornata non permette sconti.
Per commentare il clima che sta vivendo la Lazio è intervenuto ai microfoni di Radio Laziale l'ex giocatore biancoceleste: Antonio Filippini.
Le parole di Antonio Filippini ai microfoni di Radio Laziale
È un momento difficile e delicato perché nessuno si aspettava una partenza del genere, si è perso anche il derby che sappiamo cosa vale per cui è un momento delicato dove la società, il mister e i giocatori devono tirar fuori il meglio di sé.
Sul carattere della squadra
Guardando i giocatori è più una squadra di qualità che di carattere, non si può pretendere che da una mela esca succo d’arancia. Devono mettere in campo la qualità a servizio della squadra, solo in questo modo se ne può uscire.
Quanto influisce nello spogliatoio la situazione societaria?
Prima di tutto col mercato chiuso succede che chi giocava prima si è sentito con il posto sicuro e senza l’arrivo di nessuno è normale che si sieda, chi voleva andar via è già un malumore ed in più aggiungiamo che senza l’arrivo di nuovi giocatori non c’è la componente sfida tra compagni di squadra per conquistarsi il posto ed il giocatore non si migliora. Per cui è un comportamento normale nell’essere umano per cui è un fattore ed è impossibile non pensarci perché non siamo computer dove spegniamo e accendiamo, le problematiche fuori le portiamo in campo e viceversa non è possibile estraniarsi da tutto ciò e infatti i risultati lo dimostrano.
Zaccagni

Zaccagni può essere un leader, parlo da fuori non lo conosco e non vorrei azzardarmi in questo commento, da fuori è più un leader tecnico che caratteriale, è più una Lazio costruita sul fattore tecnico che temperamentale, quando infatti come lo scorso anno si va in difficoltà si fa fatica ad uscirne.
Sul temperamento della squadra
Nel corso degli anni la Lazio è sempre piaciuta per l’aspetto tecnico del giocare bene, l’aspetto del temperamento è venuto meno perché il pregio era tecnico, quando come ora servirebbe altro non sono stati presi giocatori tali, il mercato è chiuso ed è la stessa Lazio degli ultimi anni.
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