Da sabato sera, i tifosi della Lazio parlano solo – o soprattutto – della “soluzione b”. Insomma dell’esternazione di Maurizio Sarri contro gli arbitri: è l’argomento preferito, nonostante i temi sollevati dalla sconfitta contro il Napoli e l’importanza dell’esordio di giovedì contro il Feyenoord in Europa League. Le attenzioni sono solo per Sarri e il suo pesante sfogo contro Sozza e la classe arbitrale. Il Comandante non si dà pace, il gomito alto di Mario Rui era rigore solare, non poteva essere altrimenti secondo lui e i laziali tutti. Che adesso Sarri lo amano ancora di più. Per non parlare poi dei numerosi cartellini contro i suoi ragazzi: è la miccia che lo ha fatto esplodere.

Come prevedibile, ieri la Procura Federale ha aperto un fascicolo dopo le frasi «recanti accuse nei confronti dell’arbitro dell’incontro e dell’intera classe arbitrale». Ora Sarri rischia il deferimento, con possibile multa. Ma se da un lato l’allenatore della Lazio deve fronteggiare le critiche del “Palazzo”, dall’altra può contare sulla difesa dei tifosi laziali, che si schierano compatti con il loro condottiero attraverso i social. Subito è scattato l’hashtag #iostoconsarri, una specie di grido di battaglia del popolo biancoceleste, che sta riempiendo Twitter con numerosi cinguettii a favore dell’allenatore. «Finalmente qualcuno che dice le cose come stanno. Ammoniscono Immobile e Milinkovic, 2 gialli a testa in 5 partite solo per proteste, quando è tutta la squadra ad andare verso l’arbitro»; «Impossibile far passare la storia che la squadra è nervosa, sono professionisti, se cominciano a protestare poi chissà cosa ci faranno: dateci il nostro se c’è». E ancora: «Ultimo uomo libero in un mondo di sottomessi. Avanti Comandante. Sempre al tuo fianco, in direzione ostinata e contraria».

Tornano in auge anche vecchi episodi: «È dal mani di Cutrone che vedo schifezze contro la Lazio nel silenzio generale». C’è spazio anche per tirare in ballo il derby, come sempre: «Chi non fa girare questo hashtag è romanista», mentre c’è addirittura chi scomoda Don Chisciotte al grido di «c’è bisogno soprattutto d’uno slancio generoso, fosse anche un sogno matto». Insomma la risposta del popolo biancoceleste è stata immediata e forte, ma secondo loro Internet non basta, bisogna fare ancora di più: «Dobbiamo farci sentire. Giovedì contro il Feyenoord e domenica a Verona devono esserci cori solo per Sarri.  Merita di sentire il nostro affetto: lui difende noi, noi difendiamo lui». Una dichiarazione d’amore vera e propria, che sottolinea ancora una volta il feeling tra questo allenatore e la tifoseria. Un patto di ferro perfino più forte dei risultati, almeno finora. LaRepubblica

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