Basic e Kamenovic
Photo by Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images Via One Football

Come oramai tutti sanno, per quest’anno non sono previsti acquisti, il mercato è bloccato e la strategia di base, a meno di clamorosi ribaltoni, è quella di non ricorrere agli svincolati a prescindere dalla data del possibile tesseramento (novembre secondo le norme attuali, ma possibili anticipazioni con una volta che la nuova commissione si sarà insediata). Il presente Lotito e il ds Fabiani sono convinti che la squadra sia completa così. Inoltre, il 31 luglio scadono le clausole da 56 milioni per Guendouzi 50 per Rovella, ma entrambi dovrebbero restare, come richiesto da Sarri. 

Niente svincolati e niente cessioni: partono i giovani

Come riporta l’edizione odierna del quotidiano Il Tempo, l’obiettivo immediato, non facile da raggiungere, per Fabiani è quello di sfoltire una rosa piena di spine, di esuberi e di giocatori “inutili“ alla causa. Gli attuali elementi in rosa sono 30, esclusi i giovani che, invece, stanno tutti per essere collocati sul mercato con una risparmio impercettibile, ma comunque positivo. Milani e Crispi andranno all’Avellino, Bordon al Südtirol, Floriani Mussolini alla Cremonese o in Inghilterra, Cancellieri è richiesto da Cagliari e Genova. Restano da sistemare i più “anziani”, almeno un esterno difensivo fra Lazzari e Tavares (Hysaj è particolarmente gradito da Sarri) un centrale tra Gigot e Patric (il tecnico vorrebbe lavorare con lo spagnolo che già conosce ma ci sono dubbi sulla sua tenuta fisica). 

Gli esuberi senza acquirenti: la soluzione alternativa della rescissione

Le operazioni appena citate appaiono tutte più o meno possibili perché hanno tutti acquirenti, cosa che non accade per gli esuberi come Kamenovic (600.000 euro di stipendio), Basic (1,6 milioni) e Fares (1milione): tutti e tre arrivati, per fortuna, all’ultimo anno di contratto. Si tratta di 3,2 milioni di euro netti (6,4 per la società) che pesano come un macigno, ma non si trovano “amatori“ che vogliono tentare operazioni di recupero di calciatori che si sono, oramai da quattro anni, dimostrati investimenti sbagliati, almeno per la Lazio. Un’opzione potrebbe essere la rescissione consensuale ma col pagamento, da parte della società, di un 40-50% dello stipendio annuale. Non sarebbe la soluzione migliore e più vantaggiosa per cui la speranza di sistemarli è ancora viva. Oltretutto, ci sono anche da rivedere gli ingaggi di Romagnoli, Gila e Guendouzi, anche se tutto è stato rinviato a dopo il 30 settembre quando la Lazio cercherà di ottenere il via libera per il mercato di gennaio con i nuovi parametri imposti dalla Uefa. Se tutto andrà come deve andare, la società potrà rinforzare finalmente quei ruoli richiesti e attenzionati da Sarri, come il centrocampo.

Fraioli
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