Come ricorda il Corriere dello Sport, da quando Lotito è a capo della Lazio, passando dal fax rotto all'indice di liquidità bloccato, il mercato invernale si è quasi sempre rivelato un incubo. Nemmeno nel 2020, anno della corsa scudetto con la Juventus,  la Lazio ha rinforzato la squadra. Lo scorso anno, dopo la qualificazione agli ottavi di Champions, venne consegnato solo Musacchio. Gratis. Dopo un mese, il calciatore era già fuori dai piani. Nel 2019 arrivò Romulo, l'anno prima Caceres. Alla seconda e ultima stagione di Pioli, fu il turno di Bisevac; in precedenza, Helder Postiga e lo svincolato Saha, ingaggiato come vice Klose. Gli investimenti a gennaio sono stati fatti sul serio solo quando la Lazio si trovò con l'acqua alla gola, come nel 2010, quando stava rischiando la B: arrivarono Floccari, Biava e Dias. Due anni dopo, quando Reja si fece sentire, arrivò Candreva. Ancora prima, il ds Sabatini portò a Roma Jimenez, Mauri (poi diventato capitano) e Radu (ormai da 14 anni alla Lazio).

 
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