Crisi all'Olimpico per la Lazio: i numeri dei singoli
Nella crisi dell'Olimpico che non vede la Lazio vincere a Roma dalla sfida con il Monza, rientrano anche i dati offensivi in termini individuali

Si è discusso a lungo in queste settimane delle difficoltà casalinghe della Lazio di Marco Baroni, che continua a rimanere in scia per un posto in Champions League, nonostante un rendimento all’Olimpico che ha visto i biancocelesti raccogliere pochissimo da dicembre in poi.
La crisi di risultati
Il 9 febbraio scorso l’ultimo successo in Serie A all’Olimpico, ottenuto contro il Monza allenato all’epoca da Bocchetti. Un 5-1 che ha momentaneamente frenato l’emorragia di successi davanti al proprio pubblico, per poi riprendere da subito nelle settimane successive. Dal 25 novembre scorso, giorno successivo al successo contro il Bologna per 3-0, in Serie A la Lazio ha battuto a Roma solamente il Monza, per una striscia negativa che ha fortemente determinato, al momento, il non raggiungimento in solitaria del quarto posto in classifica. La cocente sconfitta contro l’Inter e quella con la Fiorentina, passando per i pareggi contro Como, Udinese, Torino e Parma, chiudendo poi con la rete di Vecino che in extremis ha permesso alla squadra di Baroni di non perdere lo scontro diretto Champions contro la Juventus.
I numeri dei singoli
Se in tante occasioni la Lazio ha mostrato un atteggiamento tattico discutibile, concedendo occasioni da gol a raffica come avvenuto con Fiorentina e Parma, non ha certamente aiutato il rendimento dei calciatori offensivi biancocelesti, che fortemente hanno condizionato il negativo percorso casalingo in campionato. E’ il caso di Taty Castellanos, che dal 16 settembre in Serie A, a Roma, ha trovato la via della rete solo contro Hellas Verona e Monza. Discorso simile per Gustav Isaksen, il cui gran gol realizzato da fuori contro il Napoli di Antonio Conte, è stato l’unico da agosto messo a segno a Roma in campionato. Leggermente superiore il contributo dato dal senegalese ex Salernitana Dia, che dal roboante 0-6 inferto dall’Inter, è andato due volte a segno: prima per il momentaneo vantaggio contro il Como di Fabregas, poi per il pareggio in extremis battendo Meret.
Zero invece i gol di capitan Zaccagni, che oltre ad aver già realizzato otto reti in questo campionato, è soggetto a dei compiti tattici evidenti da inizio stagione: ne è una prova l’asse composto assieme a Nuno Tavares, per una combinazione che a inizio stagione, tra Serie A ed Europa League, ha determinato grandissima parte dei risultati raccolti dalla Lazio. Tuttavia anche Zaccagni viene da settimane complicate, in cui fatica a rendersi pericoloso: non aiuta in questo il dato sui falli subiti, che lo vede al primo posto di questa speciale classifica, a quota 97.