Il girone di andata di questo 2021 giunge alla conclusione, ed un nuovo anno è pronto ad aprire le porte a quello di ritorno, che si prospetta essere intenso e molto importante in casa Lazio. L'anno che si sta per concludere, ha visto l'ambiente biancoceleste subire vari stravolgimenti, iniziati dalla fine della passata stagione. Con l'addio di Simone Inzaghi sulla panchina, la Società ha preso in mano la squadra dandole completamente un nuovo volto con l'arrivo di Maurizio Sarri. Il suo approdo alla Lazio ha comportato vari cambiamenti, dal modulo prima di tutto al modo di giocare fino alle gerarchie nella Rosa. Per nessuno è stato facile approcciarsi a questo radicale cambio di rotta, e i risultati fino a qui tentennanti e poco convincenti ne sono la prova. Uno dei giocatori che ha sicuramente accusato il colpo della rivoluzione biancoceleste, è Manuel Lazzari.

Per l'esterno, si tratta della sua terza stagione con l'aquila sul petto, ma mai come in quest'ultima ha riscontrato così tante difficoltà. Il suo approdo alla Lazio è stato fortemente voluto dall'ex tecnico Inzaghi, che a tutti i costi ha voluto averlo in Rosa in quanto considerato perfetto per il consueto 3-5-2. Le sue qualità sono indubbie, ma ciò che più caratterizza l'esterno ex Spal è la velocità. Con le sue incursioni con e senza palla, è in grado di seminare il panico nelle difese, lasciandosi dietro qualsiasi tipo di avversario. Quando parte, è davvero difficile fermarlo se non impossibile, e non a caso viene soprannominato "Il treno". Le sue prime due stagioni lo hanno consacrato come titolare inamovibile di questa squadra, ma con l'arrivo di Sarri il suo posto nei primi undici non è più scontato.

Da quando l'allenatore toscano si è seduto sulla panchina della Lazio infatti, il minutaggio di Lazzari è decisamente calato. Parliamo di 1016 minuti giocati, con un totale di 21 presenze tra campionato ed Europa League, di cui solo 10 da titolare. 11 le volte in cui è subentrato dalla panchina, a testimoniare come il suo impiego sia decisamente cambiato. Ma qual'è il motivo di questo suo declino nel gerarchie biancocelesti? Il principale è sicuramente di natura tattica: la predisposizione al gioco di Sarri è ben diversa rispetto a quella di Inzaghi. Il suo 4-3-3 prevede infatti una maggiore copertura difensiva da parte dei terzini, una fase che il 27enne non è del tutto in grado di garantire per caratteristiche fisiche. Non a caso, in questa prima parte di stagione gli è quasi sempre stato preferito Marusic, alternato a volte con Hysaj, su quella fascia. Lazzari è principalmente un esterno di spinta, e il centrocampo a 5 gli permetteva di esprimere le proprie qualità nel migliori dei modi. In diverse occasioni (soprattutto in situazioni di svantaggio) Sarri ha provato ad utilizzarlo come esterno alto a destra nel tridente d'attacco, ma è chiaro che non è quello il ruolo adatto alle sue caratteristiche.

Motivo per cui oggi, Manuel Lazzari si trova quasi ai margini del progetto Sarri-Lazio, e non mancano le prime voci sul suo futuro. In molti lo danno come partente sicuro già nella sessione di mercato di gennaio, sponda Torino o anche Inter per riabbracciare colui che lo ha lanciato, Inzaghi. Tuttavia, la strategia della Società non è del tutto chiara, e Lazzari potrebbe anche restare garantendo una valida alternativa sulla fascia destra. L'augurio per tutti i tifosi biancocelesti, è che sia solo una questione di tempo, e che Lazzari possa trovare il suo stato di grazia anche con questo nuovo modo di giocare, affinché il treno non si fermi...

Rivivi l'ultima puntata stagionale di FootballCrazy, programma condotto da Elisa Di Iorio e dedicato a Pino Wilson. In studio Giancarlo Oddi e James Wilson
GdS | Lazio, il piano Sarri: subito due rinforzi, in estate altri sei