Festa per Danilo Cataldi che nel pomeriggio di ieri ha ricevuto la chiamata dal ct Mancini per la gara degli Azzurri contro la Svizzera, in programma venerdì. Una convocazione rimediata dopo l’impegno e la dedizioni profusi, grazie all’aiuto di mister Sarri che lo ha inserito tra i protagonisti di questa Lazio. In un’intervista rilasciata a Il Messaggero, Di Biagio ha parlato del giocatore, che conosce dai tempi dell’Italia Under 21.

Di Biagio, lei con Cataldi vinse il bronzo europeo con l’Under nel 2017: orgoglioso? «Il merito è suo. È tra i più bravi che ci siano in circolazione, e non da adesso ma da anni». E come mai solo ora? «Già quando era con me faceva ottime cose in azzurro e con la Lazio. C’era Conte, poi, al-la guida dell’Italia, lo seguiva e non faceva che chiedermi di Danilo, poi pe- rò si è un po’ perso, ma ora deve e può fare la differenza». Crede sia giunto alla maturità? «Dipende da lui, deve capire che la chiamata di Mancini è il punto di partenza e non di arrivo, ma lui lo sa. Per me è tra i più forti a centrocampo, può  fare tutto, regista e mezzala. Non gli manca nulla: tecnica, forza e tiro. Deve solo essere più sfacciato e presuntuoso, se fa questo step, non lo fer-ma nessuno». Sarri ha dato una bella spinta. «Non ci sono dubbi, vado spesso a vedere i suoi allenamenti, ho parlato con Maurizio e di Danilo mi ha sempre riferito cose incredibili. E ora sta raccogliendo i frutti del suo lavoro». L’ultimo consiglio? «Non ne ha bisogno, Danilo sa quello che deve fare. Ora non si deve fermare, anzi mai come ora è il momento di alzare l’asticella e far vedere quanto è bravo. Molto più di quello che si pensa. Per la nazionale e per la Lazio».
Rivivi l'ultima puntata stagionale di FootballCrazy, programma condotto da Elisa Di Iorio e dedicato a Pino Wilson. In studio Giancarlo Oddi e James Wilson
Il Sole 24 Ore | Dazn, arriva la svolta che farà infuriare gli abbonati?