Isaksen, Sarri - Via onefootball (Photo by Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images)
Isaksen, Sarri - Via onefootball (Photo by Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images)

Tappa importante per il finale di stagione di Gustav Isaksen, che grazie a un gol e un assist messi a referto in amichevole contro l'Irlanda del Nord, è riuscito a portarsi a casa il premio di MVP del match: "È stata una partita molto divertente e mi piace giocare per la Nazionale. Ho molta fiducia da parte dell'allenatore e ho compagni di squadra forti, per me è il posto migliore in cui stare. Giochiamo in un modo che mi si addice, dietro di me ci sono giocatori che mi aiutano quando commetto degli errori, Sia Kristensen che Højbjerg. È fantastico ricevere elogi, ma so anche che a volte, per il tipo di calciatore che sono, vengo criticato. Succede anche in Italia. Io cerco di non pensare troppo a quello che dice la gente, e ovviamente mi sento meglio quando parlano bene di me". 

Di nuovo a disposizione di Sarri 

Bisognerà capire che tipo di ruolo rivestirà il danese all'interno del nuovo ciclo targato Maurizio Sarri, con l'ex Midtjylland che aveva faticato non poco nel suo primo anno a Roma. Tchaouna non ha convinto nella sua prima annata nella capitale, motivo per il quale da diversi mesi non sembra far parte della lista degli incedibile. Quanto mai indecifrabile la situazione della fascia destra, che necessita di innesti che possano incrementare almeno la produzione in termini di numeri tra gol e assist. Troppo poco il contributo nel corso della passata stagione, che visto a gennaio ha visto Zaccagni, Pedro, e i due attaccanti provare a fare gli straordinari, senza per forza di cose riuscirci. In tal senso parlano chiaro i numeri di Isaksen, a segno nove volte nelle sue prime 86 presenze con la maglia della Lazio.

Frasi a confronto

Parole al miele quelle spese dal danese per il ritorno di Maurizio Sarri: “Non vedo l’ora di rivederlo. È stato bello averlo con me quando sono arrivato alla Lazio. Ora è di nuovo qui. Non vedo l’ora di vedere se avrà nuove idee”. Sarà curioso capire come si evolverà la sua situazione a Roma, considerando come si era invece espresso all'addio di Sarri nel corso della stagione 2023-2024: "Il mio rapporto con Sarri era buono, anche se non è stato facile all’inizio, con lui non parlavo tanto, non era proprio il tipo che parlava tanto con i giocatori. E' stato più attraverso il nostro capitano. Sarri parlava solo di calcio e basta. Voleva che parlassi in italiano e poco in inglese, per fortuna un suo collaboratore parlava con me nella lingua che capivo meglio. Sarri sapeva un po' l'inglese, ma non era contento di parlarlo. C'era molta tattica e dovevo solo abituarmi. Solo di recente ho iniziato a capirlo, quindi è stato un po' fastidioso".

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