Era il 9 giugno 2021 quando la Lazio annunciò, via social, il nuovo allenatore: Maurizio Sarri, a tutti gli effetti successore di tante stagioni di Simone Inzaghi, aveva reso felice i tifosi biancocelesti che non aspettavano altra notizia. Dopo alcuni giorni di attesa, ipotesi e voci finalmente la Lazio aveva il suo comandante. Sarri proveniva da un anno di stop, dopo essere stato esonerato dalla Juventus, e aveva tutte le carte in regola per potersi rilanciare. Certo che la situazione non era delle più facili: la Lazio andava cambiata del tutto. Dopo anni di 3-5-2 con Inzaghi i biancocelesti sposavano il 4-3-3 sarriano. Una prospettiva importante anche al punto di vista del mercato, in cui servivano degli esterni e una fase offensiva tutta da rifare.

Da Auronzo a dicembre

Ad Auronzo i tifosi hanno avuto il primo contatto con l'allenatore nuovo e subito ci si sono affezionati. Sotto le tre cime di Lavaredo c'è stato modo di osservare, inoltre, il nuovo modo di lavorare da parte della squadra: un fraseggio veloce con cui i giocatori, pian piano, hanno preso confidenza. Poi le prime amichevoli, i primi problemi di gioco e la fase di crescita in cui la Lazio, inevitabilmente, doveva passare. Un periodo in cui, tuttavia, i biancocelesti si sono tolti delle soddisfazioni importanti: dalla vittoria nel derby per 3-2 a quella contro l'ex Inzaghi. Una Lazio concreta ma ancora poco Sarriana: si pagava molto, infatti, l'impegno di metà settimana. Ma da dicembre qualcosa cambia: non si evitano cadute psicologiche, ma i biancocelesti trovano una loro continuità.

Gli ultimi mesi stagionali

Dopo l'uscita dalla Coppa Italia e dall'Europa League la Lazio, senza ulteriori impegni, riesce a mostrare con continuità le idee di Sarri. Non è ancora il gioiello che il tecnico ha in mente, la fase difensiva ne è a dimostrazione, ma di quello poche colpe ha il tecnico. Il mercato estivo servirà proprio a migliorare la fase arretrata con giocatori importanti. Tutto il resto gira e bene: Luis Alberto è un giocatore completamente diverso, mentre Milinkovic attraversa quella che è la sua migliore stagione. Proprio quest'ultimo sigla il gol del pareggio sul finale contro la Juventus regalando così ai biancocelesti la qualificazione in Europa League, quello che era ormai di ventato l'obiettivo primario.

Dopo un anno ancora molto entusiasmo attorno al rinnovo annunciato una settimana fa. I laziali si apprestano ad affrontare un'altra stagione con il comandante in panchina. Dopo un anno di assestamento Sarri ha deciso di proseguire così, su questa via, come se fosse una sfida da voler affrontare insieme a un pubblico che lo sostiene.

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