Continua una sorta di guerra fredda tra tifoseria organizzata e società sportiva Lazio per quanto accaduto su Vincenzo Paparelli nel match Lazio-Cagliari del 4 novembre 2025. I toni si inaspriscono tra club e tifo organizzato riguardo la vicenda che si fa sempre più spinosa e complicata e che sopratutto sembra alimentarsi invece di placarsi. Domani in occasione di Lazio-Lecce la maggior parte dei laziali non entreranno allo stadio in segno di protesta verso la società. Il tutto affiancato da un comunicato che crea ulteriori polemiche. Sembrerebbe infatti che la società abbia vietato l'ingresso di uno striscione per Paparelli con una sorta di ricatto incentrata sull'assenza del pubblico per il match che ci sarà tra poche ore allo stadio Olimpico. Di seguito ecco quanto raccontato dal tifo organizzato.

L'ennesimo atto tifo organizzato-club

Come tutto iniziò

In suo ricordo, la curva aveva deciso di realizzare una scenografia mozzafiato con delle luci, riprendendo il nome di Vincenzo. Il tutto nel match contro il Cagliari del 4 novembre scorso. Come spiega su Instagram, però, era stato richiesto alla società della Lazio di far entrare in campo la nipote di Paparelli, per omaggiare ancora di più il tifoso scomparso. Purtroppo, però, la società capitolina non ha accettato questa proposta… ma non solo: la bimba e sua madre sono state “abbandonate a loro stesse senza nessun tipo di hospitality”.

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