Lazio, crisi Dia: contro l’Inter ultima chance per rilanciare il centravanti senegalese
Sette gare da titolare e solo tre tiri: il senegalese cerca il riscatto, Sarri punta sulla fiducia.
Sette partite di fila titolare, tre in coppia con Castellanos e le ultime quattro da primo e solo centravanti, tiri totali soltanto tre: questa è la storia di Boulaye Dia per adesso in questo campionato. In queste situazioni, gli attaccanti si fanno prendere da tanti dubbi ed è così che continua la crisi del senegalese biancoceleste i cui effetti si vedono in campo.
La crisi di Dia
Nelle ultime partite è evidente come Dia abbia dimostrato una certa difficoltà sotto porta. Sarri lo ha sempre difeso, vedendo in lui molto impegno in allenamento e in partita, oltre che uno straordinario lavoro difensivo con l’unica difficoltà di non rendersi pericoloso in avanti, davanti alla porta avversaria. Come si aiuta un centravanti in difficoltà? Il mister lo sa bene, non fa altro che rincuorare il suo giocatore e difenderlo nelle conferenze post-partita: Mau ha, quindi, avviato una strategia psicologica per incoraggiare Dia. Il mister può cambiare poco tatticamente, gli schemi sono diventati relativi. Al centravanti arrivano pochi palloni, non è un caso che 7 su 13 reti siano arrivate dalle ali (Zaccagni e Cancellieri 3, Isaksen 1). Un anno fa Dia aveva già offerto il suo meglio alla Lazio, mentre quest’anno fa fatica dall’inizio del campionato: in 10 partite si sono contati 5 tiri, 4 nello specchio. Tra gli attaccanti che hanno giocato per più di 5 partite da titolare solo Gudmundsson della Fiorentina ha tirato meno (4 conclusioni). Le difficoltà sono state alimentate anche dai disagi attraversati dalla squadra: poca costruzione, scarsa finalizzazione e mancanza dell’ultimo passaggio. A pagarne le spese sono stati soprattutto i centravanti.
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